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Miele: Consorzi apistici Marche, bene ok a direttiva Breakfast

Obbligo di indicare in etichetta i Paesi di orogine

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 14 DIC - "Un risultato storico che tutela noi produttori, ma soprattutto i consumatori, raggiunto grazie anche al determinante lavoro dei Consorzi apistici marchigiani coordinati". I presidenti dei quattro consorzi apistici delle Marche plaudono all'approvazione da parte del Parlamento europeo della Direttiva Breakfast. Sono il Consorzio della provincia di Pesaro Urbino, guidato da Frederic Oliva, della provincia di Ancona guidato da Sergio Cocciarini, della provincia di Macerata con presidente Alvaro Caramanti, delle province di Fermo e Ascoli Piceno guidate da Giovanni Zucconi.
    Il via libera europeo rende obbligatoria in etichetta la menzione dell'origine geografica del miele, tra i prodotti più adulterati provenienti da Paesi extra europei. Secondo le analisi condotte nel 2022 su 320 lotti di miele importati da 20 Paesi, sulla base del campionamento random ben 147, pari al 46%, sono risultati adulterati (Fonte: ricerca 'From the Hives-Dagli alveari' a cura della Commissione europea). Per contenere il prezzo, il miele viene miscelato con zuccheri esogeni. Le nuove misure approvate introducono l'obbligo di indicare in etichetta le percentuali dei Paesi di origine, citate una per una in ordine decrescente. Questa trasparenza consente ai consumatori finali di conoscere il Paese di origine del prodotto e di decidere di acquistare consapevolmente un miele piuttosto che un altro, considerando che il miele importato, come attesta la ricerca, risulta in larga parte adulterato.
    I consorzi delle Marche hanno lavorato in sinergia con l'associazione nazionale Miele in Cooperativa: dopo una serie di incontri, gli europarlamentari italiani, sensibilizzati sulla questione, hanno sostenuto la causa, votando la direttiva in Euro Parlamento. Per l'Italia si tratta anche difendere la leadership mondiale nella produzione a denominazione di origine con circa 850 prodotti contro i 'falsi' agroalimentari. Secondo i presidenti dei Consorzi, uniti sotto il nuovo marchio 'Marche di Miele', "questa misura europea va nella nostra direzione oltre a tutelare e promuovere un prodotto che più di ogni altro racconta la biodiversità delle Marche, in cui l'apicoltura è sinonimo di sostenibilità ed eccellenza". (ANSA).
   

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