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L'Ambasciata Campana di Di Pinto lega Milano e Napoli in cucina

Di Costanzo a quattromani con Di Pinto, Enrico Cerea guest star

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 06 MAR - "Due stelle ai fornelli" titola il tema di Ambasciata Campana, l'evento gastropartenopeo che si è preso la scena al Sine by Di Pinto di Viale Umbria. Ma non è vero: le stelle sono molte di più, perché alle due di Nino di Costanzo si sono aggiunte e le tre dell'outsider bergamasco Enrico Cerea, che ha portato i dolci del suo Da Vittorio (Brusaporto). E poi ci sono le stelle che meriterebbe lo stesso chef patron del Sine, Roberto Di Pinto, ma quello è un altro discorso.
    La serata è corsa via tra piatti memorabili che hanno evidenziato una potenzialità fortissima della cucina campana attualizzata all'oggi: l'esempio più chiaro sono i tubetti di Di Pinto con ceci che, dalla tradizione pura, si sono portati a incrociare bei cromatismi e la spunta piccante del polpo all'arrabbiata. Oppure la potenza tecnica dell'agnello (una lunga e bassa cottura) che Di Costanzo ha unito "nella" parmigiana di melanzane, e tra le posate (provocazione geniale) per mangiarlo c'era solo il cucchiaio.
    Non era invece facile cogliere le sfumature, in realtà avvincenti, degli gnocchi in carbonara di caviale, dove le uova di storione sfumavano le sapidità più marcate di uovo e guanciale, in uno splendido e garbatissimo gran finale. Prima dei dolci di Cerea, un'incursione milanese: quella del risotto (da manuale) di Giovanni Traversone della Trattoria del Nuovo Macello di Milano, fuoco d'artificio assoluto anche in versione pre-dessert. (ANSA).
   

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