(ANSA) - NAPOLI, 26 GEN - Un percorso museale a cielo aperto
per raccontare la storia e le storie di una delle istituzioni
culturali più antiche della città di Napoli: la cittadella
monastica di Suor Orsola Benincasa, oggi moderno campus
universitario con numerosi settori di eccellenza nell'alta
formazione. È questa l'idea progettuale alla base della
convenzione siglata stamane tra il Comune di Napoli e
l'Università Suor Orsola Benincasa per la riqualificazione e la
valorizzazione dei "Gradini Suor Orsola", l'antico sentiero che
da oltre cinque secoli cinge la cittadella Monastica di Suor
Orsola muovendosi per circa trecento metri, alternando in modo
particolarmente suggestivo ampie gradinate a tratti in piani, da
Via Suor Orsola al Corso Vittorio Emanuele.
Una strada pubblica abbandonata da anni che viene restituita
alla città e ai cittadini proprio in una zona che 'spacca'
orizzontalmente la città tra il Colle Sant'Elmo e il Golfo di
Napoli nelle quale si intersecano già numerose scalinate che
come raccontano molte guide "aprono scorci di rara amenità e
bellezza" (dai gradini del Petraio alla Pedamentina di San
Martino).
"Per una Università che da sempre investe con passione e
dedizione nella sua 'terza missione' di azione culturale,
sociale ed economica sul territorio, è un motivo di grande
orgoglio e nel contempo di grande responsabilità l'affidamento
per la conservazione e la valorizzazione di un bene pubblico
così intriso di storia della città. Un impegno per il quale
metteremo in campo quella fusione di energie tra la nostra
secolare tradizione umanistica e la nostra moderna vocazione
alle nuove tecnologie che rappresentano oggi il perno di una
valorizzazione interattiva dei beni culturali in cui il ruolo
dei cittadini sia anche attivo". Così Lucio d'Alessandro,
Rettore dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli,
anticipa le linee guida del progetto dei Gradini Suor Orsola.
"In questi ultimi anni Napoli - evidenzia il sindaco, Luigi de
Magistris - è diventato un laboratorio esemplare del
coinvolgimento delle forze produttive e culturali della città
nella valorizzazione del suo territorio e questo nuovo progetto
riflette anche il solido legame di collaborazione fattiva che
abbiamo avuto come amministrazione comunale in questi anni con
le Università che rappresentano un grande patrimonio della
città". Un impegno questo curato in modo particolare da
Alessandra Clemente, assessore al patrimonio, ai lavori
pubblici e ai giovani del Comune di Napoli, che sottolinea come
"questo progetto possa portare nuove opportunità per il
territorio e realizzi l'idea che uno spazio pubblico possa
diventare ancora più di tutti se specificamente dedicato alla
città, ai giovani e alla cultura".
Il primo passo del progetto curato in prima istanza da Giovanni
Coppola, professore ordinario di Storia dell'Architettura del
Suor Orsola ed attualmente da Alessio D'Auria, docente di
Economia dei Beni Culturali del Suor Orsola, saranno pulizia,
ripristino e riqualificazione della strada. Cinquantamila euro
di investimento iniziale tutto a carico del Suor Orsola anche
con l'installazione di nuovi sistemi di arredo urbano (panchine,
fioriere e lampioni) collocati lungo la rampa per consentire
l'accesso e l'esplorazione del futuro percorso museale che sarà
realizzato con le moderne tecniche di valorizzazione dei beni
culturali che rappresentano uno dei settori di eccellenza
dell'Università Suor Orsola Benincasa che nel 1992 è stato il
primo Ateneo italiano ad avviare un percorso di studi
specificamente dedicato alla conservazione ed al restauro dei
beni culturali.
I Gradini Suor Orsola andranno ad inserirsi in un sistema più
ampio di percorsi culturali che l'Università Suor Orsola
Benincasa ha costruito negli anni proprio nel cuore della città
a ridosso dell'antica strada delle Colline, oggi corso Vittorio
Emanuele attraverso il Complesso di Santa Caterina da Siena
(oggi sede del Dipartimento di Scienze Umanistiche) e il
Convento di Santa Lucia al Monte (oggi sede del Dipartimento di
Giurisprudenza) che affiancano la storica cittadella monastica
di Suor Orsola che al suo interno ospita già tre musei (il Museo
delle Scienze, il Museo Pagliara e il Museo dell'Opera
Universitaria), tre chiese, numerosi giardini (tra cui lo
splendido giardino botanico dei "Cinque Continenti") una
pinacoteca, biblioteche antiquarie, archivi storici, collezioni
di sete, di spartiti musicali, di porcellane e di stampe.
(ANSA).
Rinascono 'I Gradini Suor Orsola', tra Sant'Elmo e lungomare
Intesa per l'antico sentiero che 'spacca' Napoli