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Vino, a Cosenza una degustazione verticale di Magliocco

Iniziativa dedicata a vitigno principe degli autoctoni calabresi

Redazione Ansa

(ANSA) - COSENZA, 02 APR - In Calabria c'è un vitigno che non ha necessariamente bisogno di sovrastrutture per rappresentare il meglio di questa regione: il Magliocco. A Cosenza, l'Accademia del Magliocco e dei vitigni autoctoni calabresi e il progetto "Giovani Vignaioli Calabresi", hanno organizzato con l'azienda vinicola Giraldi&Giraldi, una verticale, con degustazione di vino Dop Terre di Cosenza di diverse annate, che - spiegano gli organizzatori, " ha dimostrato quanto le doti di longevità e carattere del vitigno non siano solo una mera descrizione oratoria, bensì la prova, tanto da superare le più rosee aspettative, mettendo in risalto un vino pieno di positive sfaccettature con un'identificazione perfetta delle sue singolari caratteristiche".
    "Voluta dal presidente dell'Accademia del Magliocco, Maurizio Rodighiero e strutturato e condotto nelle degustazioni e negli abbinamenti dalla sommelier wine master Francesca Oliverio, l'iniziativa ha potuto dimostrare come un'iniziativa imprenditoriale che ha per protagonisti giovani viticoltori, avvicinatisi al mondo del vino non per tradizioni familiari né per studi specifici, possa raggiungere livelli qualitativi sorprendenti.
    "Tra gli scopi dell'Accademia - ha detto Rodighiero nel corso dei lavori moderati dal giornalista enogastronomico Valerio Caparelli - c'è quella di far conoscere il territorio dove sono numerosi i vitigni autoctoni. In particolare il Magliocco, che può identificare l'intera Calabria: l'occasioneè servita a mettere in evidenza quello allevato in purezza dai giovani Giraldi, rigorosamente trasformato nell'acciaio. Nel vino proposto nella verticale si è potuto esplorare e rivivere tutto il lavoro svolto nel corso di un decennio da questi talentuosi vignaioli, incontrando il gusto e il sapere di un insieme di informazioni utili che ci hanno mostrato come sia stato prodotto negli anni il senso diverso di Monaci: dalle condizioni pedoclimatiche al lavoro in cantina, dalla cura della pianta al tempo di maturazione delle uve, dall'espressione gusto-olfattiva delle degustazioni all'ambiente in cui è nato ed è maturato il vino".
    A wine lovers ed esperti tecnici sono state presentate 5 annate: 2021, 2019, 2017, 2015 e 2013. All'iniziativa erano presenti anche l'assessore regionale all'Agricoltura, Gianluca Gallo, il presidente del Consorzio "Terre di Cosenza" Dop, Demetrio Stancati, e il presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri. (ANSA).
   

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