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Anche la farina di castagna ha il suo contest, Dolce&Farina 2024

In gara produttori col metodo tradizionale tra Emilia e Toscana

Anche la farina di castagna ha il suo contest, Dolce&Farina 2024

Redazione Ansa

 - Si avvicina la sesta edizione di Dolce&Farina, il contest dedicato alla farina di castagne prodotta con il metodo tradizionale tra Emilia e Toscana in programma venerdì 5 gennaio a Sassalbo di Fivizzano (Massa Carrara).
Un evento dedicato a un alimento dal sapore antico di secoli che vede in gara i produttori di farina di castagne del Parco nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, espressione quindi dei quattro territori di Parma, Reggio, Massa Carrara e Lucca. La premiazione delle migliori farine sarà a cura di Luca Martinelli, consigliere del parco nazionale dell'Appennino tosco emiliano. Seguirà la degustazione gratuita per il pubblico di diversi piatti a base di farine di castagne.

Il direttore del Parco, Giuseppe Vignali, ha sottolineato l'importanza del castagno "che dagli Stati Uniti all'Europa, Cina e Giappone ha accompagnato lo sviluppo delle civiltà più antiche della terra; da noi la sua presenza è intimamente connessa con la cultura delle nostre montagne. La farina, un prodotto un tempo povero, ha permesso alle comunità di sopravvivere ai rigidi inverni d'Appennino".
    "I castagneti occupano quasi il 10% del patrimonio forestale nazionale - aggiunge Luca Martinelli -. Il castagno esprime prodotti di grande qualità e salubrità, ottimi ingredienti per molti piatti della nostra cucina. Soprattutto in una annata difficile come quella attuale, segnata da caldo e siccità, questa manifestazione vuole qualificare e valorizzare sempre di più la farina di castagne realizzata con il metodo tradizionale e sostenere le imprese dell'Appennino che la producono".

Il castagno è stato per secoli "l'albero del pane", ancor prima dell'introduzione della patata dalle Americhe. Per molti piccoli borghi il recupero della castagna, la riaccensione degli essiccatoi e le fasi di produzione della preziosa farina, rappresentano un ritrovato senso di comunità; un lavoro per tutti i mesi autunnali, fino all'inverno, che riporta le persone a stare insieme per un bene che torna ad essere collettivo.
    L'importanza della farina è tale che il suo valore sociale è tornato anche ad essere economico. Un valore riconosciuto che per molti produttori è anche certificato dalla Dop. 
   

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