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Filiera carni e salumi, riforma qualità e promozione un successo

Soddisfazione di Assica, Isit e Ivsi per "risultato storico"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Assica (Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi), Isit (Istituto Salumi Italiani Tutelati) ed Ivsi (Istituto Valorizzazione Salumi Italiani) esprimono la loro "più profonda soddisfazione sia per l'accordo politico interistituzionale raggiunto in merito alla riforma del regolamento Ue sulle indicazioni geografiche che per aver ottenuto che nei criteri di aggiudicazione dei fondi promozione Ue per l'anno 2024 fosse stralciato un nuovo sotto criterio - proposto dalla Commissione europea - per i programmi rivolti al mercato interno dell'Ue che discriminava le carni rosse e trasformate". "Un risultato storico per nulla scontato" commentano in una nota congiunta ringraziando il governo e Paolo De Castro.
    "Ci teniamo a sottolineare la nostra profonda convinzione che la strategia adottata rappresenta un esempio di "buone pratiche" di successo sui dossier comunitari" ha detto Pietro D'Angeli, presidente di Assica.
    "Non potremmo essere più soddisfatti. Tutti gli obiettivi di Isit sono stati centrati. Il risultato va al di là di ogni più rosea aspettativa. L'accordo politico conferma non solo la visione politica delle IG come uno dei pilastri di sviluppo agroalimentare dell'Unione Europea ma anche un sistema senza eguali nel mondo. Considerando che i Consorzi, soprattutto quelli italiani, rappresentano il motore di sviluppo delle IG, ritengo un risultato straordinario aver mantenuto - nel bel mezzo di interessi e sensibilità così diverse - non solo lo "status quo" per quanto riguarda la loro composizione, rappresentatività ed inquadramento giuridico ma anche maggiori e migliori responsabilità come proposto dal Parlamento europeo.
    Siamo inoltre particolarmente soddisfatti della deroga nazionale all'origine degli alimenti per animali che rappresentava una delle priorità per la filiera zootecnica, indispensabile per garantire la specificità del nostro made in Italy" ha proseguito Lorenzo Beretta, presidente di Isit.
    Per quanto riguarda i criteri dei fondi UE per la promozione dei prodotti agro-alimentari Ue, ha concluso Francesco Pizzagalli, presidente di Ivsi, "il lavoro del Masaf, in collaborazione con altri Stati Membri, ha fatto in modo che prevalesse un approccio volto a evitare discriminazioni preconcette tra prodotti, propositivo e di sostegno per tutte le produzioni che dimostrano un impegno verso la sostenibilità. La politica di promozione dell'Ue è stata un vero successo quando si è trattato di sostenere la competitività dei prodotti agro-alimentari dell'Ue e, grazie al risultato di ieri, continuerà a esserlo per tutti i settori almeno anche durante il 2024". (ANSA).
   

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