(ANSA) - PERUGIA, 04 OTT - La sollecitazione del
riconoscimento con marchio di tutela per la castagna umbra quale
prodotto di qualità ed identità territoriale è emersa dalle
audizioni di oggi in seconda Commissione consiliare, presieduta
e promossa da Valerio Mancini, da parte di sindaci ed
amministratori locali dell'Alta Valle del Tevere, dai massimi
rappresentanti delle maggiori Associazioni agricole e dagli
stessi componenti della Commissione. Dagli interventi dei
sindaci ed amministratori dei Comuni di Citerna, San Giustino,
Montone, Monte Santa Maria Tiberina, Città di Castello e dalle
associazioni Cia, Confagricoltura e Coldiretti - riferisce
Palazzo Cesaroni - è emerso un quadro da cui si evince che,
sostanzialmente, la castanicoltura rappresenta un'attività
storica dell'Umbria dalla quale emerge uno strettissimo legame
con il territorio e chi lo vive. La castagna, insieme ad altre
importanti eccellenze, è infatti considerata sinonimo di
identità culturale ed economica del territorio regionale. È
comunque fondamentale - è stato detto - mettere insieme tutti i
produttori per raggiungere una massa critica capace di sostenere
i costi che gli stessi consorzi saranno chiamati a sostenere per
la valorizzazione del prodotto e la sua promozione. In questo
percorso un ruolo di rilevante importanza potrà essere svolto
dai Gal territorialmente interessati. A illustrare l'iter per
il raggiungimento della registrazione del prodotto è stato
Federico Mariotti del Parco tecnologico 3A, mentre per
l'assessorato regionale è intervenuto il dirigente Franco
Garofalo che ha spiegato come il ruolo della Regione riguarda
l'espressione del parere mentre il riconoscimento spetta al
Ministero delle Politiche agricole. Ha precisato poi che in
Umbria ci sono, ad oggi, circa 450 ettari di produzione di
castagna dove maggiore produzione riguarda il territorio di
Monte Santa Maria Tiberina, 123 ettari sono nel comune di
Spoleto e 112 in quello di Città di Castello, a seguire ci sono
altri piccoli appezzamenti in altri territori. In totale, in
Umbria sono operativi 168 produttori, di cui 46 a Spoleto, 40 a
Città di Castello e 25 a Monte Santa Maria Tiberina. A margine
delle audizioni, il consigliere del Pd Michele Bettarelli ha
espresso massima condivisione sulle proposte emerse
sottolineando, tra l'altro, l'importanza di coinvolgere tutti i
territori interessati da questa produzione per fare massa
critica. "Importante - ha detto - è il coinvolgimento dei Gal".
Il presidente della Commissione, Valerio Mancini, ha definito
"di grande importanza e rilevanza i contributi arrivati dagli
amministratori locali e dalle associazioni agricole".
"Valorizzare il prodotto attraverso il marchio Igp - ha aggiunto
- vuol dire anche tutelare il territorio e le imprese agricole.
Come Commissione ci faremo promotori con le tre associazioni
agricole per la predisposizione e costituzione di un fascicolo
contenente le varie relazioni richieste per il riconoscimento
del marchio: storica, socio-economica e tecnica e quindi per il
disciplinare di produzione. A fine mese prevediamo un nuovo
incontro per fare il punto su questa importantissima tematica".
(ANSA).
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Per castagna umbra chiesto marchio di tutela
Nel corso delle audizioni in seconda Commissione Assemblea