(ANSA) - ROMA, 26 NOV - Prorogare l'obbligo di indicare in
etichetta l'origine del riso, mantenendo la clausola di
salvaguardia della Ue per le importazioni da Paesi come la
Cambogia o il Myanmar. A chiederlo è Filippo Schiavone,
componente della Giunta nazionale di Confagricoltura al convegno
"Il mondo in chicco di riso: Storia, scienza, nutrizione ed
economia del secondo cereale piu' consumato", nella giornata
conclusiva della XI edizione del Festival Cerealia che si è
svolta nella sede nazionale di Confederazione.
Il nostro riso è una delle eccellenze del made in Italy
agroalimentare, siamo i primi produttori europei di riso di
qualità - ha detto Schiavone - è necessario inoltre garantire la
sostenibilità economica ed ambientale, attraverso l'innovazione
e la ricerca varietale per aumentarne la resistenza ai patogeni
e ai mutamenti climatici. È una produzione che merita di essere
tutelata, la riduzione del 50% degli aiuti diretti della
prossima Pac potrebbe mettere in forte crisi il settore". Al
centro del progetto nato 11 anni fa su iniziativa della Rete
Cerealia Festival. ci sono i temi dell'alimentazione,
dell'ambiente e del territorio in un'ottica di sviluppo
sostenibile e di economia circolare.
"Il riso è un cereale arrivato da lontano nel nostro paese
molto tempo fa ma che ora fa, a tutti gli effetti, parte della
nostra cultura e della nostra quotidianità tanto che in Italia
ci sono oggi 217 mila ettari coltivati a riso e 200 varietà, una
ricchezza unica al mondo". Lo ha evidenziato il sottosegretario
alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco
Centinaio. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Riso: Confagri, prorogare obbligo etichetta salva-qualità
Più ricerca varietale per aumentare la resistenza a patogeni