SANSEPOLCRO (AREZZO) - Il Consorzio di Tutela della Finocchiona Igp, nell'ottica di valorizzare e tutelare il prodotto anche all'estero dal fenomeno dell''agropirateria' ha registrato il proprio marchio figurativo in Nuova Zelanda, affinché nessuno possa utilizzare o imitare la sua immagine. L'iter di registrazione, spiega una nota, è stato lungo e complesso, durato quasi due anni. Si tratta di un altro importante passo per il Consorzio di Tutela della Finocchiona Igp, che sta portando avanti, pratiche analoghe anche in altri Paesi. "Questa è la prima registrazione in un Paese estero e rappresenta un passo importante sia per la tutela del prodotto che per le esportazioni delle aziende consorziate", afferma Alessandro Iacomoni, presidente del Consorzio. "Attualmente destiniamo il 30% della produzione all'estero e stiamo rilevando una crescita anche nei Paesi extra Ue. A seguito di questa registrazione ci auguriamo di vedere presto una crescita significativa proprio in Nuova Zelanda".
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Per tutelare il prodotto anche all'estero dal fenomeno dell''agropirateria'