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Grappa salva dai dazi Usa. Produzione resta stabile

Distillerie lavorano a realizzazione di un consorzio nazionale

Distillerie Aperte presso Poli, in Veneto

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA - Grappa e distillati, stando alla lista ancora ufficiosa dei prodotti a rischio dazi Usa, dovrebbero essere salvi dalla scure di Trump. E' quanto emerso dal Forum "Grappa. Il futuro che ci aspetta" organizzato presso la distilleria Marzadro in Trentino. Ad esprimere sollievo, seppure utilizzando il condizionale, è Sandro Cobror, direttore dell'associazione nazionale industriali distillatori di Alcoli ed Acquavite (AssoDistil). L'incontro ha permesso di fare il punto della situazione del comparto che lavora alla creazione di un consorzio nazionale per la tutela del prodotto, come segnalato dal presidente dell'Istituto tutela della Grappa del Trentino Mirko Scarabello.

Oggi, stando ai dati divulgati da Assosistil, la produzione nel 2018 di grappa in Italia è di 85 mila ettanidri ed è considerata stabile in relazione agli ultimi dieci anni con una produzione annuale tra gli 80 e i 90 mila ettanidri. Sul fronte export la grappa sfusa nel 2018 ha come primo mercato di riferimento la Germania (86%), seguita dalla Spagna (6%) e Svizzera (4%). Discorso analogo per le esportazioni 2018 in bottiglia: Germania (60%), Svizzera (10%) e Austria (5%).

Intanto,  in occasione dell'evento Distillerie Aperte 2019,  Poli Distillerie (Schiavon-Vicenza) ha ripercorso l'avventura che ha portato alla scoperta delle spezie.

L'iniziativa è stata organizzata in occasione del 500/mo anniversario del primo viaggio attorno al mondo compiuto da Magellano e dal vicentino Pigafetta. L'azienda veneta da 121 anni utilizza spezie per infusioni naturali. Inoltre, prosegue il progetto di crowdfunding della distilleria Pisoni di Lasino (Trento) dedicato al vino Reboro che prevede di dare il proprio nome o quello di una persona cara a una vigna, con dieci euro.

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