(ANSA) - CAGLIARI, 22 MAR - Dieci aziende coinvolte, un
migliaio di quintali di grano prodotto per una resa media di
venti ad ettaro pari a un ricavo dalla vendita di 740 euro. Sono
i risultati del progetto di filiera su cereali e legumi
biologici realizzato dall'Organizzazione di Produttori Biologici
Cooperativa S'Atra Sardigna con il supporto di Copagri e delle
agenzie regionali Agris e Laore. I dettagli sono stati
illustrati da tutti gli attori principali, compresi il
presidente della coop Mario Cirronis e uno dei fondatori,
Ignazio Cirronis.
La sperimentazione è stata attuata solo sui ceci, ma - ha
annunciato il presidente - "dalla nuova stagione, grazie al
raddoppio delle superfici a cereali avremo una produzione di
ceci molto maggiore, ma anche una prima produzione di
lenticchie". Si tratta di una filiera rigorosamente corta,
interamente realizzata nell'Isola utilizzando il seme Karalis.
"Il progetto - ha osservato Marco Dettori di Agris - dimostra
che una filiera di grano duro in Sardegna è possibile: il grano
locale ha anche un vantaggio, la breve distanza tra raccolta e
trasformazione, che poi è la vera marcia in più della filiera
corta".
Grano macinato dal Mulino Secci di Senorbì. "Il nostro
obiettivo - ha detto il responsabile Antonio Secci - è sempre
stato quello di lavorare con gli agricoltori locali, oggi poi
siamo in grado di sostenere che il grano sardo può essere
utilizzato molto bene anche per la pasta". I produttori finali
coinvolti nel progetto, che fin dall'inizio conoscevano il
prezzo del grano a quintale (500/550 euro), sono il pastificio
Tanda e Spada di Thiesi, il panificio Casti di Serramanna e il
panificio Bataccone di Irgoli. Il mercato del prodotto finito è
ovviamente quello locale, ma anche italiano e internazionale
(Francia, Belgio e Germania). Da parte loro, le agenzie
regionali hanno lavorato per garantire la massima salubrità del
prodotto definito "eccezionale dal punto di vista sanitario" da
Bruno Satta di Laore.(ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Parte filiera corta bio per ceci e lenticchie di Sardegna
Dieci aziende coinvolte e un migliaio di quintali prodotti