(ANSA) - ROMA, 10 SET - Il riscaldamento globale mette a
rischio la birra belga a fermentazione naturale, la "lambic".
L'aumento delle temperature medie nella regione del
Pajottenland, a sudovest di Bruxelles, ha ridotto la finestra di
tempo da ottobre ad aprile in cui la birra può fermentare. Se
questo finestra si ridurrà ancora, la pregiata bevanda potrebbe
andare a male per il caldo prima di essere pronta, e andrebbe
persa una produzione tradizionale belga.
L'allarme, scrive il quotidiano britannico Guardian, è stato
lanciato da una ricerca di due scienziati climatici, Mark e Asa
Stone, e del birrificio di Bruxelles Cantillon, che produce
400.000 bottiglie all'anno di "lambic".
Questa varietà di birra viene preparata senza aggiungere
lieviti selezionati, ma esponendo il mosto all'aria e lasciando
che fermenti naturalmente, grazie al lieviti selvatici e ai
batteri autoctoni del Payottenland. Il periodo giusto per questa
fermentazione è da ottobre ad aprile, con temperature che vanno
da -8 a +8 e che alla fine non superano i 25 gradi.
La ricerca ha rilevato che la finestra ideale per la
fermentazione della "lambic" si è ridotta da 165 giorni
all'inizio del Novecento a circa 140 oggi, a causa dell'aumento
delle temperature medie che fa cominciare in ritardo l'autunno e
in anticipo la primavera. Nel 2015, la produzione della lambic
andò perduta per il caldo anomalo.
"Sul lungo periodo questo potrebbe minacciare la nostra
produzione - ha spiegato il titolare di Cantillon, Jean Van Roy
-. Se raffreddassi artificialmente il mosto, questo cambierebbe
il gusto della birra. Se avessimo questo problema tutte le
stagioni, sarebbe dura finanziariamente, così dovremmo cambiare
qualcosa. Ma io odio farlo". Van Roy ha ipotizzato così di
"spostare il birrificio più a nord, in Danimarca o Svezia".
(ANSA).
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Riscaldamento globale minaccia la birra belga 'lambic'
A fermentazione naturale, se temperature si alzano inacidisce