(Sopravvissana,
Massese, Comisana e loro incroci), l'uso di un 10% di latte di
capra da razze autoctone (Grigia Ciociara, Fulva, Capestrina,
Monticellana), l'obbligo di pascolo per almeno otto mesi l'anno,
la lavorazione a latte crudo e la salatura a secco. Una
specificità produttiva con radici antichissime e che da oggi,
grazie al riconoscimento della certificazione Dop, può essere
protetta e tramandata nel tempo. Un importante risultato -
concludono - raggiunto che la Regione Lazio, insieme ad Arsial,
intende come inizio di un percorso di azioni di valorizzazione e
promozione da condurre insieme ai produttori, al Consorzio di
tutela e alle istituzioni dei territori interessati".(ANSA).
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Regione Lazio, da oggi pecorino Picinisco diventa Dop
Biodistretto coinvolge oltre 115 aziende agricole e 21 Comuni