(ANSA) - PARMA, 28 MAR - Crescita record della produzione
nel bilancio 2017 del Consorzio del Parmigiano Reggiano: un
incremento del 5,2%, che corrisponde a 180.697 forme in più
rispetto al 2016, per un totale di 3.650.562 forme. Sono
aumentati i ricavi (27.342.237 contro i 23.037.945 del 2016),
che derivano principalmente dai contributi che i caseifici
devono versare al Consorzio per produrre la Dop. Proprio per
accompagnare questo sviluppo e collocare il prodotto sul
mercato, il Consorzio già dal 2017 si è dato da fare per trovare
nuovi spazi di mercato, investendo in comunicazione per 15,2 mln
contro i 12,6 dell'anno precedente.
"Il mercato sta premiando il nostro lavoro, ma gli aumenti di
produzione sono significativi e non possono non delineare un
rischio di calo dei prezzi. La sfida è quella di collocare il
Parmigiano Reggiano sul mercato ad un prezzo remunerativo: nei
primi mesi 2018 abbiamo già riscontrato un ulteriore incremento
della produzione che porterà il numero delle forme a superare
quota 3,7 milioni. Per questo motivo abbiamo presentato un piano
di regolazione dell'offerta innovativo, semplice ed efficace che
ci permetterà di crescere in modo razionale e con flessibilità,
così da potere reagire prontamente ai cambiamenti del mercato",
ha spiegato il presidente Nicola Bertinelli all'assemblea
generale dei consorziati, che si è svolta a Parma e ha approvato
all'unanimità il bilancio consuntivo 2017.
Per quanto riguarda le novità del piano di regolazione
dell'offerta, in primo luogo è stata definita la 'produzione di
equilibrio comprensoriale' (Pec) che corrisponde al livello
produttivo al di sotto del quale il Consorzio non applicherà
alcuna contribuzione aggiuntiva in caso di produzione superiore
alle quote assegnate. Per l'anno 2019, così come per il triennio
2020-2022, la Pec base viene stabilita in 17,8 milioni di
quintali di latte trasformato. Nel caso in cui il comprensorio
superasse la Pec base, gli allevatori saranno soggetti ad una
contribuzione aggiuntiva pari a 15 euro a quintale. Compare
inoltre la nuova figura del 'grande splafonatore':
all'allevatore con uno splafonamento superiore al 20% rispetto
alla quota assegnata verrà imputata una contribuzione unica pari
a 25 euro al quintale. Altra novità è la scelta di non applicare
alcuna franchigia di esenzione contributiva (nel 2017 era stata
del 3%) per il 2018. (ANSA).
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Parmigiano Reggiano: +5,2% produzione 2017, crescita record
Approvato accordo per nuovo piano regolazione dell'offerta