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Agnello Igp, più controlli e maggiori vendite per Natale

Consorzio, iniziative per favorire consumo e tutela da frodi

Redazione Ansa

- CAGLIARI - Semplificazione, nuovi mercati e intensificazione dei controlli. Il Consorzio di tutela Igp agnello di Sardegna mette in campo una serie di iniziative per favorire il consumo della carne di agnello e tutelare consumatori e produttori dalle frodi.
"Siamo alle porte del Natale - commenta il presidente del Contas Battista Cualbu - il periodo topico visto che adesso si consumeranno la metà degli agnelli che produciamo in Sardegna.
Come Consorzio abbiamo studiato e stiamo mettendo in campo una serie di iniziative. Si facilita la vendita, le esigenze del mercato sono in continua evoluzione e non ci permettono di stare fermi. Da quest'anno, infatti, sarà possibile vendere l'agnello Igp con tagli anche più piccoli rispetto ai quarti. Allo stesso tempo abbiamo semplificato il lavoro dei macellatori che dovranno usare una sola etichetta e non una ogni taglio".
Soluzioni che agevoleranno le vendite che saranno comunque garantite grazie all'intensificazione dei controlli. "L'agnello sardo Igp è sempre più ricercato - sottolineano dal Consiglio di amministrazione del Consorzio - perché è garanzia di un prodotto genuino allevato e macellato in Sardegna. Lo conferma la richiesta che arriva dalla grande distribuzione che vuole quasi esclusivamente quello marchiato Igp. Proprio per questo - evidenziano - cresce il pericolo delle contraffazioni. Per sventarle abbiamo intensificato i controlli sottoscrivendo delle convenzioni con altri consorzi di tutela. Triplicheranno i controlli degli agenti vigilatori in Sardegna e nel resto d'Italia dove si concentra la maggior parte della vendita degli agnelli per Natale".
L'obiettivo del Consorzio, che nei giorni scorsi ha anche inviato delle lettere alla grande distribuzione per sensibilizzare ancora di più l'acquisto esclusivo di agnelli Igp di Sardegna, è quello di rafforzare la base associativa e per questo sta lavorando assiduamente anche in questa direzione.
"Abbiamo fatto passi da gigante. Abbiamo quasi 4mila soci e certifichiamo oltre 650 mila capi. Ma l'obiettivo rimane il 100%. In questo modo possiamo fare massa critica e difendere meglio il nostro prodotto".

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