(ANSA) - CASTELVETRANO (TRAPANI), 28 APR - C'è un'azienda
olivicola a Castelvetrano che fa man bassa di premi
internazionali - ultimo pochi giorni fa la medaglia d'oro 2016
al ''BestOliveOils'' di New York dove partecipavano 800 oli di
25 Paesi - ed è una delle 26 in Italia ad essere stata
dichiarata presidio slow food dell'olio extra vergine di oliva.
L'azienda Centonze ha ottomila olivi su 40 ettari e produce
circa 450 ettolitri di olio biologico. La particolarità degli
ulivi Centonze è che hanno un'età media di 200 anni e che vivono
sul terreno delle antichissime Latomie, le cave di calcare
lasciate dai greci nell'800 a.C. Questo paesaggio
archeo-olivicolo, la coltivazione biologica e il basso impatto
ambientale sono alla base della dichiarazione di presidio slow
food.
''E' questo che rende il nostro olio unico - dice Nino
Centonze, 47 anni che si occupa dell'attività olivicola - Viene
estratto dall'oliva Nocellara del Belice che ha delle note
amare. Ma i nostri ulivi crescono su questo minerale calcareo
dolce che arrotonda e armonizza l'olio estratto. Il mio quindi è
più 'dolce' rispetto alle altre produzioni. E' questo il fattore
che dà successo''.
L'olio Centonze viene venduto in 35 Paesi nel mondo e riceve
ordini anche da ditte al confine tra Siberia e Cina, dalle
Hawaii, dalla Thailandia e dal Giappone.
Nell'azienda Centonze, accanto a una delle piscine
dell'agriturismo che accompagna la produzione olearia, spicca
l'ulivo millenario: un albero enorme che gode perfetta salute e
che ancora produce. L'ulivo attira i visitatori che arrivano coi
pullman per farsi fotografare accovacciati sotto la chioma
millenaria.
Il padre di Nino Centonze, Giacomo, 67 anni, è stato uno dei
pionieri del turismo agricolo utilizzando i primi fondi Ue per
trasformare i vecchi edifici contadini in stanze per gli ospiti.
Ora l'agriturismo conta 27 camere, una Spa, un ristorante con
gastronomia a km zero, tutto circondato da un prato che sembra
un soffice tappeto e ancora dall'uliveto. Nelle stanze per gli
ospiti, oltre ai vecchi utensili agricoli ormai scomparsi, sono
appesi incorniciati, i diplomi, le targhe e tutti gli encomi
dell'olio che ha le tre foglie del Gambero rosso, è tra i 100
migliori oli al mondo e che ha 94 punti su 100 nel Flos Olei,
la guida mondiale degli extravergine d'oliva.
''L'ultima fatica - dice Nino Centonze - è stata la
realizzazione del grande capannone dove abbiamo installato il
frantoio, lo stoccaggio sotto battente d'azoto, la linea di
imbottigliamento. Insomma tutto il ciclo comincia e si chiude in
azienda. Abbiamo ricevuto la visita degli ispettori Ue perchè
siamo stati inseriti tra gli esempi di azienda virtuosa
nell'impiego dei fondi in Sicilia e volevano rendersi conto del
nostro lavoro''.(ANSA).
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Olio: Centonze di Castelvetrano venduto in Siberia e Hawaii
Medaglia d'oro 2016 al ''BestOliveOils'' di New York