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Pajata pret à porter, a Taste of Roma rivisitazione ricetta

Riabilitata dalla Ue, tipicità romanesca approda in alta cucina

Redazione Ansa

 ROMA - Riabilitata quest'anno dall'Unione Europea, dopo un bando dalle tavole lungo 14 anni per l'emergenza mucca pazza (Bse), la pajata approda ora nei menu di alta cucina. L'upgrade per il piatto tipico della cucina romanesca, a base di budello bovino, arriva sabato e domenica prossima a Taste of Roma, kermesse a misura di buongustai in programma all'Auditorium di Roma.

''Il piatto legato alla tradizione romanesca è praticamente sconosciuta - osserva l'ideatore dell'iniziativa Vincenzo Pagano, direttore di Scatti di gusto - alle giovani generazioni per il lungo divieto nei menu. Per questo ne riproponiamo una rivisitazione al passo coi tempi in quattro appuntamenti con quattro chef''. Non solo i classici rigatoni quindi, ma un invito a ''assaggiare una diversa romanità in cucina'' in quattro appuntamenti con quattro chef.

Sabato 19 settembre, dalle ore 14 alle 14:30, in cartellone "Il ritorno della Pajata libera" con lo chef Daniel Kim e Deuk Uoo Ferretti Min del ristorante coreano Galbi. Pochi sanno, sottolinea Pagano, che la pajata non è solo una espressione della gastronomia di Testaccio ma racconta anche la cucina coreana. A seguire "Il trapizzino da bere" con il pizzaiolo Stefano Callegari di Trapizzino e il barman Federico del Sorpasso. Pranzo della domenica con "La carbonara iberico-romana" firmata dalla chef Alba Esteve Ruiz di Marzapane. La sera lo chef Dino de Bellis del Salotto Culinario inedite versioni di gustosi primi piatti come Cacio e Pepe, Gricia e Carbonara nella iniziativa "I piatti irriverenti che diresti sbagliati".

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