Terra e Gusto

GranTerre, radici nel Novecento e sguardo puntato al mondo

Ambasciatore del Made In Italy, punta a 2 mld di fatturato

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il presidente GranTerre Milo Pacchioni e il vicepresidente GranTerre Ivano Chezzi

Redazione Ansa

Qualità, sostenibilità e tradizione coniugata alla tecnologia. Sono questi i principi che ispirano il lavoro di GranTerre, che con 9 Dop e 6 Igp e tanti prodotti commercializzati, è tra i principali ambasciatori del Made in Italy nel mondo. A totale proprietà cooperativa, partecipato e controllato da Unibon e dal Consorzio GranTerre, il gruppo vanta la leadership nelle filiere del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano, con oltre 2.000 soci produttori che ogni anno seguono dai campi ai magazzini di stagionatura la produzione di oltre 800 mila forme. GranTerre firma inoltre importanti Dop venete come Piave ed Asiago e una vasta gamma di salumi artigianali italiani. 

Sono 18 gli stabilimenti del gruppo in cinque regioni italiane e la piattaforma logistica a temperatura controllata è fra le più moderne in Italia. GranTerre ha anche 4 filiali commerciali in Europa e Stati Uniti e oltre 2.200 i dipendenti. Nel 2022 il fatturato ha sfiorato gli 1,5 miliardi di euro, in crescita del + 12% sul 2021, di cui 407 milioni sono stati realizzati all’estero. Il totale dei prodotti venduti è stato di oltre 176 mila tonnellate. E gli obiettivi per il prossimo anno sono ancora più ambiziosi: raggiungere rapidamente i 2 miliardi di euro di fatturato e puntare ancora di più all’export. Il gruppo Granterre nasce il 1 gennaio 2019 dall’aggregazione di due realtà storiche come Grandi Salumifici Italiani, oggi Salumifici Granterre, e Parmareggio, attuale Caseifici Granterre. In un mercato fortemente frammentato, GranTerre punta  ad essere un polo di aggregazione dell’eccellenza gastronomica italiana in un contesto di mercato fortemente frammentato, una realtà capace di creare valore sostenibile nel temo per i suoi soci e per tutti gli stakeholders. Traguardi importanti da raggiungere investendo nella marca, nell’innovazione, nell’efficienza dei processi e nelle competenze.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it