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Coldiretti Torino, no al consumo di suolo per il fotovoltaico

"Tre aziende agricole contattate in questi giorni"

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 04 APR - "Il consumo di suolo per l'installazione di campi fotovoltaici sta avanzando in tutto il Piemonte. Sono decine le società che girano per cascine per chiedere agli agricoltori di vendere i terreni oppure di agenti immobiliari che operano per conto di fondi che investono nel settore energetico. Ormai è un vero flagello. Una tendenza che si sta acuendo proprio in questi mesi". Ad affermarlo, in una nota, è la Coldiretti di Torino, sostenendo che nelle campagne di Rivoli, nella prima cintura di Torino, "si aggira lo spettro del land grabbing energetico che sottrae terreni all'agricoltura".
    "In questi giorni - viene riferito - alcune aziende agricole dell'area di Bruere, con terreni adiacenti la ferrovia Torino-Modane, sono state contattate dalla società Fs Sistemi urbani, società controllata da Ferrovie. L'obiettivo della società delle Ferrovie è quello di generare energia elettrica da fonte rinnovabile per alimentare direttamente i treni.
    L'interesse del gruppo Fs è quello di acquisire la proprietà o il diritto di superficie dell'area per un periodo di trent'anni.
    Finora - viene specificato - sono state contattate tre aziende per una superficie complessiva interessata di 130.588 metri quadrati, di questi solo 10.888 di proprietà dei produttori, ma il resto è in affitto".
    "La piaga dell'incetta di terreni per i campi fotovoltaici - sostiene Coldiretti Torino - colpisce l'agricoltura proprio perché aumenta a dismisura il valore dei terreni agricoli: i proprietari sono allettati dalle offerte di acquisto e vendono la terra, lasciando i contadini affittuari (magari da generazioni) senza campi per continuare a produrre secondo le proprie programmazioni aziendali". (ANSA).
   

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