(ANSA) - MILANO, 29 SET - Fioriture fuori stagione di piante
di castagno 'impazzite' per il clima vengono segnalate per la
prima volta molto a nord del Paese, in diverse aree del Lario e
della Valchiavenna. L'anomalia, probabilmente dovuta al caldo e
alla siccità degli ultimi mesi, al momento interessa soprattutto
la varietà Grussulée e potrebbe portare a una riduzione della
produttività per il prossimo anno. A lanciare l'allerta sono i
ricercatori dell'Istituto per la BioEconomia del Cnr e
dell'Università dell'Insubria di Varese che, in collaborazione
con diverse Comunità Montane, stanno studiando il patrimonio
genetico di una decina di popolazioni di castagno lombarde,
rilevanti sia per il loro pregio sia per la loro diffusione.
Proprio durante i lavori in corso sui territori lombardi è
arrivata la segnalazione da parte dei tecnici del Consorzio
Forestale di Prata Camportaccio della presenza, in Valchiavenna,
di numerose piante di castagno in piena fioritura. Questo
fenomeno "rappresenta un'importante e preoccupante anomalia -
spiegano gli esperti - in quanto la fioritura del castagno
avviene nel mese di giugno, mentre a settembre i frutti già si
preparano alla maturazione, con varietà precoci che già aprono i
ricci e fanno cadere le castagne a terra". L'analisi dei rami fa
capire come questa fioritura settembrina stia avvenendo sulla
vegetazione formata nella primavera del 2022, coinvolgendo
quindi le gemme che dovevano essere dormienti e che sarebbero
dovute fiorire durante il prossimo anno. I ritmi naturali delle
piante risultano fortemente stravolti e la colpa può essere
imputata alle anomalie stagionali. Fenomeni simili, infatti,
sono già conosciuti su altre specie di interesse agrario ed
erano stati notati anche sul castagno, in forma limitata, in
varie zone del centro Italia. (ANSA).
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Castagni impazziti per clima, di nuovo in fiore a settembre
Cnr segnala primi casi al Nord, produttività a rischio nel 2023