(ANSA) - ROMA, 27 SET - Uno studio di fattibilità per la
realizzazione di "bio-territori" in cinque aree pilota
disseminate in diverse zone bioclimatiche della Tunisia. E'
quanto prevede un accordo di collaborazione, per la
realizzazione dei primi bio-territori nel continente africano,
tra la Farnesina, l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo
Sviluppo (AICS) e la Sede italiana del Centro Internazionale di
Alti Studi Agronomici Mediterranei (CIHEAM Bari) che ha come
obiettivo la promozione di iniziative di sviluppo locale di
attività produttive, imprenditoriali e innovative, allo scopo di
contribuire allo sviluppo di micro, piccole e medie imprese e di
valorizzare le risorse genetiche e naturali e il know-how
locale.
"La firma di quest'accordo - ha affermato l'Ambasciatore
d'Italia a Tunisi, Lorenzo Fanara - testimonia il rinnovato
impegno dell'Italia nel sostenere la Tunisia nel creare un
modello di sviluppo inclusivo, equo e sostenibile. Preservare e
valorizzare le risorse naturali nell'ottica di trovare un nuovo
equilibrio tra comunità umane e territori è una delle nostre
priorità in materia di cooperazione allo sviluppo".
Il progetto, che può godere di un finanziamento complessivo
di un milione di euro, avrà una durata di 18 mesi. In risposta
ad una richiesta del Ministero dell'Agricoltura, delle Risorse
Idrauliche e della Pesca (MARHP) tunisino di assistenza
istituzionale, tecnica e metodologica, le attività progettuali
mirano alla costituzione di "bio-territori" in cinque aree
pilota, precisamente Hazoua (Tozeur), Majel Bel Abbes
(Kasserine), Kesra (Siliana), Haouaria (Nabeul), e Sejnane
(Bizerte). (ANSA).
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Tunisia: studio fattibilità primi bio territori in Africa
Progetto in collaborazione con la Farnesina e l'Aics