(ANSA) - PERUGIA, 10 AGO - La siccità che ha colpito l'Umbria
a giugno e luglio ha frenato "bruscamente" la produzione di
miele e ora gli apicoltori temono anche una moria delle api che
hanno fronteggiato una sensibile carenza di nutrienti. A
lanciare l'allarme è la Cia-Agricoltori italiani regionale, che
stima una perdita di produzione verosimilmente superiore al 50%.
Secondo le testimonianze raccolte da Cia Umbria - si legge in
un suo comunicato -, hanno potuto assicurarsi una produzione
interessante solo coloro che in primavera inoltrata sono stati
favoriti delle fioriture. Viceversa chi, per caratteristiche
floreali e territoriali, confidava in un raccolto tra fine
primavera e inizio estate è "rimasto completamente tagliato
fuori" dalle produzioni. Cia Umbria denuncia inoltre una
"ennesima speculazione sul costo degli alimenti per il settore
apistico, sul quale nessuno sembra controllare, salvo poi fare i
conti in tasca ai consumatori che devono spendere 10 euro per un
chilo di miele millefiori umbro, per raggiungere i 15 per un
monofloreale o lo stesso miele d'acacia". "A questo scenario -
aggiunge l'organizzazione - dobbiamo aggiungere i costi del
gasolio agricolo e della benzina che comporta, visti i rincari,
una spesa enorme per chi pratica apicoltura nomade e sposta le
api in diverse zone, anche fuori regione". "Oltre l'80% delle
specie vegetali coltivate in Europa dipende dall'impollinazione
degli insetti e quindi delle api, - sottolinea il presidente Cia
Umbria e vice presidente nazionale, Matteo Bartolini - mentre la
piattaforma intergovernativa sulla biodiversità e sui servizi
ecosistemici dell'Onu ci dice che la mancata impollinazione
degli insetti comporterebbe un danno economico pari a 570
miliardi l'anno. Il problema che stiamo vivendo a causa del
climate change non è solo collegato alla produzione di miele,
quanto alla minaccia di moria delle stesse api, perché senza la
loro attività è a rischio la produzione vegetale, quindi le
coltivazioni per alimentare gli animali. Pensiamo al latte, alla
carne ma anche al pane; in generale al cibo che portiamo a
tavola tutti i giorni" (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Caldo: Cia, in Umbria produzione miele giù del 50 per cento
Apicoltori temono moria api per sensibile carenza di nutrienti