(ANSA) - BOLOGNA, 21 LUG - Al via la campagna del pomodoro da
industria 2022 nel Nord Italia dove sono coltivati 37.024
ettari, in calo del 4% rispetto allo scorso anno - soprattutto
nelle province dell'Emilia occidentale - ma superiori alla
superficie media coltivata dell'ultimo quinquennio. E' quanto
emerge dai dati di Oi Pomodoro Nord Italia - secondo cui le
superfici di pomodoro biologico raggiungono l'11% delle
superfici totali, consolidando e incrementando il trend degli
ultimi anni.
"Le ultime verifiche sulle superfici coltivate quest'anno a
pomodoro nel Nord Italia, 37.024 ettari - osserva il Presidente
di OI Pomodoro Nord Italia, Tiberio Rabboni - ovvero
un'estensione superiore alla media dell'ultimo quinquennio, in
calo del 4% sull'anno scorso, confermano la insostituibile
funzione della programmazione produttiva nel garantire certezze,
reciprocità e vantaggi". Attualmente, aggiunge Rabboni, "la
principale preoccupazione degli operatori è la siccità e la
disponibilità irrigua. Il fabbisogno di acqua toccherà l'apice
nei prossimi giorni, fino alla fine di agosto. I grandi invasi e
le dighe territoriali hanno da tempo dichiarato una condizione
di crisi. Chi può utilizzerà i pozzi. La situazione è oltremodo
preoccupante. Bisogna fare tutto il possibile perché sia
l'ultimo anno di impotenza di fronte alla siccità".
La suddivisione delle superfici effettive nelle province del
bacino del Nord Italia vede in testa Piacenza, con 9.890 ettari
a pomodoro. A seguire Ferrara con 6.609 ettari; Parma con 4.000;
Mantova con 3.537; Alessandria con 2.594; Cremona con 1.788;
Verona con 1.112; Reggio con 1.042 e Modena con 905. Guardando
al biologico, è invece Ferrara la provincia con più ettari
(2.484). Seguono Ravenna con 636 ettari e Parma con 246. La
suddivisione per regione vede l'Emilia-Romagna con più ettari
coltivati a pomodoro (il 68% del totale), seguita da Lombardia
(19%), Piemonte (8%) e Veneto (5%). (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Al via campagna pomodoro Nord Italia, coltivati 37.024 ettari
Oltre la media degli ultimi 5 anni. Preoccupa la siccità