(ANSA) - BOLOGNA, 04 LUG - Un programma di monitoraggio dello
stato idrico del terreno è stato avviato nel contesto del
progetto 'Air-Break' da parte dell'Università di Ferrara per un
investimento complessivo di circa 4.500 euro. La siccità
attuale, e più in generale la diminuzione della disponibilità di
acqua a causa dei cambiamenti climatici, spiega l'Università, è
un problema che per essere affrontato efficacemente richiede la
raccolta e l'elaborazione di una serie di dati ambientali. Il
monitoraggio appena avviato ha quindi lo scopo di analizzare
varie condizioni ambientali, tra cui il tenore di umidità e la
temperatura del terreno.
Il sistema di sensori è stato installato dalla docente del
Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell'Università di
Ferrara, Claudia Cherubini: l'obiettivo è monitorare una serie
informazioni relative al mantenimento della capacità di campo
dei terreni (ossia il grado di umidità ottimale per le colture)
e al processo di percolazione dell'acqua piovana nelle falde.
Tutti i dati raccolti serviranno a sviluppare sistemi per
prevenire situazioni critiche sotto il profilo idrico e a
mettere in atto interventi per mitigare gli effetti di periodi
siccitosi come quello che stiamo attraversando.
"L'ondata di siccità che prosegue dall'inizio dell'anno non
si poteva evitare - ha detto l'assessore all'Ambiente di Ferrara
Alessandro Balboni - ma una visione a lungo termine, consapevole
del costante peggioramento delle condizioni climatiche, ci
impone di studiare strategie per minimizzare le conseguenze e
stanziare fondi per mettere in campo contromisure. Questo è lo
scopo delle nostre rilevazioni: riuscire ad avere un quadro
dettagliato del delicato aspetto idrico del nostro territorio,
introducendo poi strategie innovative per migliorarne le
condizioni". (ANSA).
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Siccità: Unife, sensori per monitorare stato idrico terreno
Programma dell'Università di Ferrara nel progetto 'Air-Break'