(ANSA) - FORLI, 16 GIU - Carenze di manodopera fino al 50%,
con punte fino al 70% nella raccolta e lavorazione della frutta.
È l'allarme che proviene dal settore agroalimentare di Legacoop
Romagna, che rappresenta circa 380 imprese associate nelle
province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, con un valore della
produzione di oltre 6 miliardi di euro, 80 mila soci e oltre
23mila lavoratori.
"Le notizie che giungono dalla campagna sono drammatiche -
spiega Legacoop Romagna -: ci sono imprese agricole che stanno
rinunciando a raccogliere alcune pezzature di frutta o che hanno
già programmato di riconvertire i campi verso colture estensive
ad alto tasso di meccanizzazione, come i cereali. Tale
situazione può portare a una riduzione di disponibilità di
prodotto sui mercati, che non può non riversarsi in prospettiva
sugli scaffali della grande distribuzione e sulle tavole degli
italiani. Il rischio concreto è di compromettere varietà tipiche
del nostro territorio e del Made in Italy: tra queste fragole,
pesche e ciliegie, ma anche varie tipologie di ortaggi e colture
sementiere. C'è il timore che il problema si ripresenti allo
stesso modo anche nella successiva vendemmia".
Le cause, secondo Legacoop, sono note: politica migratoria
deficitaria, mancata programmazione dei flussi, lentezze
burocratiche, inefficiente funzionamento delle politiche attive
del lavoro e del mercato dell'impiego, regole ostative
sull'impiego della manodopera stagionale, carenza di formazione
che impedisce di creare e reperire manodopera specializzata,
erosione dei redditi delle aziende agricole familiari. "A questo
punto - sostiene il presidente di Legacoop Romagna Mario
Mazzotti — occorre una forte azione politica e istituzionale per
affrontare in tempi rapidissimi tale emergenza, coinvolgendo
tutti, a partire da Governo e Parlamento fino alle istituzioni
regionali e locali". (ANSA).
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Allarme ortofrutta in Romagna, 'manca la manodopera'
Legacoop: carenze con punte 70%.A rischio disponibilità prodotti