(ANSA) - FIRENZE, 18 MAG - I baristi fiorentini vanno a
lezione dagli allevatori per valorizzare il latte munto in
Toscana. Così diventa sempre più concreto il primo accordo di
filiera tra Coldiretti e Confcommercio Toscana per il consumo di
latte a Km 0 in bar, pasticcerie e gelaterie della regione con
il primo intervento del corso "Latte Art", organizzato dalla
Scuola del Caffè e dedicato alle caratteristiche del latte Made
in Tuscany nella preparazione di cappuccini e latte macchiato.
L'obiettivo dell'accordo 'salva stalle' siglato il 26 gennaio
scorso è da un lato garantire la giusta remunerazione del latte
alla stalla agli allevatori che oggi a causa anche degli
spaventosi rincari non riescono più a coprire i costi di
produzione, e dall'altro mettere nelle condizioni i consumatori
di poter consumare cappuccini, gelati e dolci fatti con latte
locale di qualità.
Alla prima lezione, alla Scuola del Caffè di Firenze voluta da
Ditta Artigianale con la collaborazione di Confcommercio
Firenze, hanno partecipato il presidente di Coldiretti Firenze
Prato, Roberto Nocentini, il direttore di Coldiretti Toscana,
Angelo Corsetti, il direttore di Coldiretti Firenze Prato,
Barbara Battistello e il direttore di Confcommercio Toscana,
Franco Marinoni.
"I baristi sono i primi testimonial del territorio così come lo
sono i ristoratori. Sono il contatto immediato e diretto con il
cliente e con il turista. - spiega Roberto Nocentini - Per
informare il consumatore, veicolando così il valore aggiunto del
nostro territorio, il ruolo fondamentale degli agricoltori e
degli allevatori modellatori del paesaggio e della nostra
natura, bisogna coinvolgere baristi e operatori dei pubblici
esercizi nell'impiego di materie prime di qualità. Per fare il
cappuccino giusto serve il latte giusto ed il latte toscano lo è
certamente. Il prodotto fresco che arriva dai nostri allevamenti
estensivi è indicato per ottenere quella schiuma cremosa, densa
e vellutata che rende un cappuccino speciale differenziandolo da
tutti gli altri. L'altra peculiarità, delle linee di alta
qualità, è l'alta resa nella montatura del latte per il
cappuccino. Non solo qualità quindi…".
L'alleanza tra Coldiretti e Confcommercio Toscana punta ad
incentivare l'utilizzo di prodotti locali, a filiera corta, in
bar e ristoranti, anche attraverso la formazione. Lo ha
ricordato bene il direttore regionale di Confcommercio Toscana
Franco Marinoni: "oggi vince su tutto la qualità, dei prodotti
come dei servizi. Per fortuna è finito il tempo
dell'improvvisazione, che in passato ha tanto nuociuto al
settore dei pubblici esercizi, che invece richiede persone
appassionate, attente e disposte a cambiare anche attraverso lo
studio continuo. Pandemia e crisi dei consumi sono calati come
una scure, andare avanti per molte imprese è difficile e vince
solo chi fa davvero la differenza, offrendo valore aggiunto ai
propri clienti. Che consumi una cena con gli amici o prenda un
caffè al volo al bancone, il consumatore finale che entra in un
locale deve poter assaporare il valore di una filiera lunga, che
dalla terra porta in tavola solo il meglio". (ANSA).
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Latte: baristi di Firenze a lezione per averlo a Km 0
Allevatori diventano docenti per valorizzare produzione Toscana