(ANSA) - BOLOGNA, 16 FEB - Gemme che si ingrossano e fiori
che stanno per schiudersi: la primavera, sugli alberi di
albicocco della Romagna, potrebbe non essere una bella notizia e
cresce la preoccupazione tra gli agricoltori. "Sollecitiamo
l'attuazione di un modello efficace di protezione dal rischio
climatico - dice il presidente di Confagricoltura
Emilia-Romagna, Marcello Bonvicini - nuovi strumenti
assicurativi, con polizze meno costose, che diano garanzie e
certezze alle aziende nel momento in cui ripartono a pieno ritmo
tutte le attività agricole".
La ripresa vegetativa pare in anticipo rispetto all'anno
scorso. "Una situazione del tutto eccezionale - prosegue il
presidente regionale - che rischia di esporre i frutteti a
bruschi crolli di temperatura, con picchi di freddo durante la
notte, mettendo così in serio pericolo le produzioni del
territorio". Negli ultimi tre anni solo il 2019 è stato
risparmiato dalle gelate primaverili, con gravi danni e perdite
per la frutticoltura regionale, disastrose per la pericoltura,
in particolare.
Confagricoltura Emilia-Romagna ricorda poi che, negli ultimi
due anni, il comparto ha pagato caro gli effetti del cambiamento
climatico e i tanti ritardi dovuti alla pandemia. "Molte aziende
non sono nemmeno riuscite ad assicurarsi in tempo. E gli
indennizzi sono sempre di meno - chiude il presidente Bonvicini
- quindi confidiamo finalmente in una risposta risolutiva alle
richieste sindacali più volte avanzate, tra cui la modifica
della 102/2004 sulle 'calamità naturali' e il rifinanziamento
del Fondo di solidarietà nazionale". (ANSA).
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Agricoltura: primavera precoce, allarme per frutteti in E-R
Confagricoltura, serve modello protezione dal rischio climatico