(ANSA) - PIETRASANTA (LUCCA), 01 FEB - Il caro gasolio
rischia di "ritardare" la fioritura dei fiori di San Valentino
nelle serre della Versilia a cui risultano rincari fino al 50%
per il riscaldamento degli impianti che ospitano in questo
periodo produzioni tricolori tipiche come il ranuncolo, la
fresia, gli anemoni, i gigli, le calle e le gerbere che si
regalano, insieme alle rose e ai tulipani, il giorno di San
Valentino. I floricoltori sono costretti ad 'abbassare' la
temperatura, per consumare meno gasolio o energia elettrica,
ritardando il ciclo vegetativo di alcune varietà che per fiorire
hanno bisogno di 15-20 gradi con il rischio, oltre che di
favorire gli attacchi dei funghi patogeni, di non arrivare in
tempo ai consumatori per la festa di San Valentino.
"L'emergenza energetica - spiega Andrea Elmi, presidente di
Coldiretti Lucca - si riversa non solo sui costi di
riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la
movimentazione dei macchinari, costi delle materie prime,
fertilizzanti, vasi e cartoni. Il comparto è in forte difficoltà
e il caro bollette sta divorando gli utili, già molto fragili,
del florovivaismo". "Produrre lo stesso fiore - spiega Cristiano
Genovali, presidente Affi, associazione floricoltori e fioristi
italiani - ci costerà il 20% in più che è il nostro margine di
guadagno. Il gasolio per riscaldare le serre solo in questa
settimana è aumentato del 15% e per produzioni tipiche di questo
periodo, che hanno bisogno di essere scaldate per fiorire, è un
disastro". (ANSA).
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Floricoltori Versilia, caro-gasolio danneggia S.Valentino
Serre scaldate meno per risparmiare e fiori sbocciano in ritardo