(ANSA) - CAGLIARI, 23 NOV - I numeri dei vent'anni di Lingua
blu fanno rabbrividire: circa 166milioni di euro di indennizzi e
800mila pecore morte secondo i dati elaborati da Coldiretti
Sardegna.
E sono solo una parte dei numeri che testimoniano 20 anni di
pesanti perdite per il comparto e per le casse pubbliche. E'
quanto emerso durante l'assemblea promossa da Coldiretti
Sardegna a Sassari su "Blue tongue: quale verità?" Al quale
hanno preso parte insieme al presidente e direttore di
Coldiretti Sardegna Battista Cualbu e Luca Saba, ilresponsabile
del servizio prevenzione dell'assessorato regionale alla Sanità
Antonio Montisci, il direttore dell'Istituto Zooprofilattico
Giovanni Filippini e il direttore del Dipartimento prevenzione
Franco Sgarangella, il presidente della commissione Attività
Produttive Piero Maieli e diversi allevatori provenienti da
tutta la Sardegna.
"Per i pastori è stata una ecatombe con circa 800mila pecore
morte (795.261 per la precisione dal 18 agosto del 2000 a ieri,
22 novembre 2021) su 7.576.993 pecore coinvolte, alle quali
vanno sommate eredità pesanti dovute alle perdite indirette, con
tantissime pecore e capre improduttive per via della malattia",
spiega l'organizzazione. Pesante e incalcolabile il fardello
anche per gli allevatori di bovini, in particolare per quelli da
carne, che continuano a subire la dura e lunga norma del blocco
della movimentazione: "un salasso per i bovini da carne, un
animale portatore sano: la stragrande maggioranza dei vitelli
sardi viene esportato fuori dall'Isola per l'ingrasso - osserva
Coldiretti -. Con il blocco della movimentazione per spostarsi è
necessario, 7 giorni prima della partenza, l'esame della
reazione a catena della polimerasi (PCR) che costa circa 25 euro
a capo. Insomma soldi e tempo che mandano fuori mercato i nostri
vitelli. Movimentazione che se oggi è estesa a tutta la Regione,
era già attiva da lungo tempo dal Nuorese al sud Sardegna
(escluso solo il Nord Sardegna) per via di piccolo focolai con
blocchi della movimentazione nel raggio di 150 km".
Quando comparve per la prima volta (2000 - 2001) la blue tongue
fece una strage con 260.856 pecore morte il primo anno e 232.138
il secondo con una incidenza (della mortalità sui capi
coinvolti) di circa il 20% e 18%.
Nel corso degli anni ci sono state altre ondate, le più
importanti nel 2003-2004 con 995.546 capi coinvolti con 75.797
capi morti il 7,61%. Nel 2012-2013 capi coinvolti 147.148, morti
11.393 (7,74%). 2013 - 2014 capi coinvolti 1.730.493 con morti
113.780 (6,58%). 2017 - 2018 coinvolti 851.402 con morti 35.591
(4,18%). Quest'anno la percentuale della mortalità è tra le più
basse con il 2,73% con 1.089.646 capi coinvolti e 29.737 morti.
(ANSA).
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Lingua blu:Coldiretti Sardegna, 21 anni e 800mila capi morti
"Di fronte a strage, stanziati 166milioni di euro"