(ANSA) - BOLOGNA, 18 OTT - La produzione di macchine agricole
vola a ritmi mai visti, ma il boom dei prezzi delle materie
prime preoccupa, anche a causa del blocco delle forniture
cinesi che ha fatto esplodere i costi dei materiali ferrosi e
del silicio. L'allarme arriva da FederUnacoma nel corso della
presentazione di Eima, al via domani a Bologna.
Secondo il World Container Composite Index il prezzo di
noleggio dei container è quasi quadruplicato rispetto all'anno
scorso (+292%). Ancora più pesanti gli aumenti dei costi
energetici (+365%). "Mentre il costo della bolletta energetica
risente di fattori di natura congiunturale, e in un certo arco
di tempo può quindi tornare su livelli accettabili - commenta il
presidente di FederUnacoma, Alessandro Malavolti - la crisi
delle materie prime nasce da una precisa strategia politica
cinese, rispetto alla quale non è facile prevedere contromisure.
La Cina ha infatti ridotto le esportazioni di acciaio e
materiali ferrosi per soddisfare la domanda interna in forte
crescita, e di conseguenza il prezzo d'acquisto delle forniture
per l'industria della meccanica agricola, in Italia come
all'estero, è salito vertiginosamente".
Al momento, sottolinea Malavolti, "le aziende agricole
italiane riescono a soddisfare gli ordinativi". Per il futuro
"si stima che, se le tensioni sul mercato delle materie prime
non dovessero rientrare in tempi brevi, l'autonomia delle
aziende nell'evasione degli ordini potrebbe non essere superiore
ai sei-otto mesi". (ANSA).
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Fiere: Eima, boom materie prime colpa della strategia cinese
FederUnacoma: preoccupazioni su ordinativi oltre sei-otto mesi