(ANSA) - CAGLIARI, 04 OTT - Dopo la rivolta dei pastori sardi
nel febbraio 2019 arriva una svolta positiva in vista delle
prossime campagne lattiero-casearie. Come annuncia Copagri,
infatti, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto
ministeriale con il quale vengono definite le modalità di
applicazione delle dichiarazioni obbligatorie nel settore del
latte e dei prodotti lattiero caseari nel settore ovi-caprino.
Si tratta di una delle rivendicazioni mosse dai pastori "senza
bandiere" e dalle organizzazioni agricole nei giorni caldi della
protesta.
Le comunicazioni sulle quantità di latte conferito e prodotto
dovranno essere fatte da parte dei primi acquirenti del prodotto
(industriali o cooperative), ma ci saranno, inoltre, anche
quelle trimestrali sulla trasformazione e, quindi, formaggio
prodotto e sulle giacenze orientando così, sia la parte pubblica
che gli attori del settore, verso una nuova programmazione del
settore.
"E' da ben otto anni - ricorda il direttore della Copagri
Sardegna Pietro Tandeddu- che la Copagri sollecitava
l'applicazione del Regolamento comunitario 1308/2013 sull'OCM
UNICA per dare trasparenza al settore attraverso le
comunicazioni del latte conferito, ma mentre il comparto del
latte vaccino è stato regolamentato in tempi brevi, quello
ovicaprino ha subito inspiegabili ritardi che ne hanno
rallentato l'iter procedurale",
"Con la certezza dei dati, avremo finalmente la possibilità
di orientare le politiche settoriali di programmazione, con
riferimento alla fase di produzione e agli altri segmenti di
filiera; la conoscenza delle giacenze, per esempio, potrà in
caso di eccessi dare una spinta all'autoregolamentazione della
produzione di Pecorino Romano, che ha incontrato sinora
parecchie difficoltà, in funzione di una stabilità dei prezzi",
fa notare il presidente della Copagri Sardegna Ignazio Cirronis.
(ANSA).
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Latte: obbligo dati su produzioni ovicaprino, c'è il decreto
Esulta la Copagri, "svolta dopo proteste pastori Sardegna"