(ANSA) - ROMA, 22 APR - "Senza insetti impollinatori, le
nostre tavole sarebbero vuote. L'impollinazione è uno dei
servizi ecosistemici più importanti forniti dalla natura per
l'alimentazione umana e per l'economia. Eppure, più del 40%
delle specie di impollinatori invertebrati rischia di
scomparire, a causa dell'utilizzo elevato di pesticidi e
l'abbandono delle pratiche agricole tradizionali". Lo scrive il
WWF in occasione della Giornata della Terra.
"Delle circa 1.400 piante che nel mondo producono cibo e
prodotti dell'industria, - scrive il WWF - quasi l'80% richiede
l'impollinazione, non solo da parte di api mellifere o
solitarie, ma anche da vespe, farfalle, falene, coleotteri,
uccelli, pipistrelli e non solo. Da questi animali dipende il
35% della produzione agricola mondiale, con un valore economico
stimato ogni anno di oltre 153 miliardi di euro a livello
globale e 22 miliardi di euro in Europa. In Italia, il servizio
ecosistemico d'impollinazione contribuisce direttamente a circa
il 12% del valore della produzione agricola di mele, pere e
pesche".
"Un possibile rimedio all'uso indiscriminato dei pesticidi
più pericolosi per gli impollinatori - afferma Franco Ferroni,
responsabile agricoltura del WWF Italia - potrebbe essere
l'introduzione di una tassa sui pesticidi, che incoraggerebbe
gli agricoltori ad adottare metodi biologici o cambiare i
prodotti fitosanitari in uso preferendo quelli naturali meno
dannosi per l'ambiente e gli impollinatori, come ha già fatto la
Danimarca dalla seconda metà degli anni '90. Il Parlamento
italiano deve approvare rapidamente la nuova Legge nazionale
sull'agricoltura biologica ed approvare una riforma delle
aliquote IVA, eliminando le agevolazioni oggi previste per i
pesticidi, da introdurre invece per tutti i prodotti biologici
certificati". (ANSA).
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Giornata Terra: WWF, salviamo impollinatori dai pesticidi
"In Italia serve una tassa e una legge sul biologico"