(ANSA) - TORINO, 20 APR - Nella lotta al consumo di suolo
l'agroecologia ha un ruolo fondamentale. E' quanto sostiene Slow
Food che chiede regole vincolanti nella nuova Strategia per il
suolo, ricordando che la cementificazione non è l'unica causa di
perdita di suolo in Italia e che anche l'agricoltura ha le sue
responsabilità. "La diffusione dell'agricoltura industriale
finalizzata all'aumento delle rese - osserva Marta Messa,
direttore di Slow Food in Europa - è strettamente legata all'uso
di prodotti chimici di sintesi, alla genetica e alla tecnologia,
e favorisce la diffusione della monocoltura con inevitabili
conseguenze sul consumo di acqua e di suolo e sull'impoverimento
dei livelli di fertilità. Solo le pratiche agroecologiche, che
limitano le monocolture e l'uso di prodotti chimici di sintesi
possono preservare o rigenerare la fertilità del suolo".
Per questo per Slow Food è importante intervenire nell'ambito
della revisione, da parte della Commissione europea, della sua
Strategia per il suolo, con l'obiettivo di raggiungere entro il
2030 la neutralità in termini di degrado del suolo. "Un
obiettivo - sottolinea Messa - che dovrebbe essere sostenuto da
altri elementi come il ripristino del rapporto tra suolo e
microrganismi e pratiche agricole sostenibili. Inoltre, il
problema ancora una volta è che questi obiettivi non sono
obbligatori. L'Ue ha bisogno di un quadro dedicato e legalmente
vincolante per proteggere i suoli europei dalle minacce poste
dall'accaparramento delle terre, dal degrado del suolo e dalla
contaminazione. Pertanto - conclude il direttore di Slow Food in
Europa - la nuova Strategia per il suolo deve identificare
l'agroecologia come lo strumento principale per raggiungere gran
parte dei suoi obiettivi". (ANSA).
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Ue: Slow Food, agroecologia perno in nuova Strategia suolo
Associazione chiede regole vincolanti nell'opera di revisione