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La pandemia spinge verso alimentari locali e certificati

Ricerca dell'Area food dell'Università Cattolica

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 30 GEN - La pandemia modifica i consumi alimentari degli italiani, spingendo verso i prodotti locali e certificati: si stima che il 70% delle persone acquisti spesso o sempre prodotti Dop, Igp o Stg, cioè a qualità certificata europea. È uno dei dati emersi dall'indagine realizzata dall'Area food dell'Università Cattolica, con sede a Cremona.

È emerso che oltre la metà degli oltre 4.000 intervistati (52%) ha acquistato cibi a "Km 0", ovvero prodotti localmente.

Ai primi posti tra le scelte degli italiani ci sono i prodotti più garantiti, soprattutto dal punto di vista della loro origine.

«Da un punto di vista psicologico, che in tempi di Covid-19 il consumatore sia orientato verso alimenti di qualità, ma soprattutto di cui è nota, anzi, certificata, l'origine - spiega la professoressa Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia dei consumi e della salute e direttore dell'EngageMinds HUB - è una dinamica coerente con atteggiamenti più generali di diffidenza verso "l'esterno" o l'esotico" che una pandemia sorta in Asia ha portato in molte persone, e che sfocia in comportamenti un poco più chiusi, anche in campo alimentare».

(ANSA).

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