(ANSA) - SASSARI, 26 GEN - Nel 2021 la Sardegna prevede di
produrre 60mila quintali di olio contro i 45mila dell'anno
scorso e i 26mila di due anni fa, al di sotto della produzione
media regionale di 85mila quintali annui ma quasi in linea con
quella media degli ultimi quattro anni, che raggiunge 61mila
quintali annui.
Oltre 39mila e 500 ettari di superficie olivetata, in aumento
come gli impianti super intensivi. Più di sei milioni di piante,
con oltre 3 milioni e mezzo di cultivar Bosana, 108 frantoi, la
crescita del Dop Sardegna, certificato da Agris in 844 quintali,
e del biologico, cui sono dedicati 3mila e 700 ettari, 154
etichette di olio evo in Sardegna, 17 aziende nel Consorzio Dop,
9 delle quali fra Alghero e Sassari, e un valore economico medio
delle produzioni olivicole nell'isola di 35milioni di euro.
Sono i dati forniti dal Centro studi agricoli e usati
dall'Associazione Olivicoltori Sardi per spiegare l'avvio della
procedura per il riconoscimento di una nuova OP olivicola che
guarda soprattutto verso il centro nord Sardegna.
L'ambizione è la nascita di un soggetto rispondente ai parametri
fissati dalle norme nazionali in ossequio alle politiche
comunitarie, il cui fine è il rafforzamento degli strumenti di
organizzazione e concentrazione dell'offerta per equilibrare il
potere negoziale all'interno della filiera alimentare e
stimolarne la competitività.
Della bontà dell'iniziativa sono convintissimi i vertici
dell'Associazione Olivicoltori Sardi, a iniziare dal nuovo
presidente Tore Piana, presidente del Centro studi agricoli,
vicepresidente di Copagri Nord Sardegna, ex consigliere
regionale. Lo affiancano i vicepresidenti Emanuela Cafulli
Marzano, Bruno Meloni, il tesoriere Simon Pietro Murgia, Paolo
Ninniri e Mario Putzolu.
"Il comparto olivicolo e la sua filiera possono contribuire al
rilancio dell'economia agroalimentare sarda", dice Piana.
"Proporrò un tavolo sull'olivicoltura isolana per discutere di
nuova programmazione dei Psr, dell'Ocm Olio - conclude il neo
presidente - di Recovery Fund e di un Piano olivicolo regionale
per il dopo Covid-19". (ANSA).
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Associazione olivicoltori sardi, "riconoscere nuova Op"
I vertici guardano ai numeri della filiera e lanciano la sfida