(ANSA) - BOLOGNA, 26 NOV - L'uso di 'piante trappola' per
attrarre insetti utili e per la lotta a quelli dannosi verso le
colture orticole. Questo il cuore del 'Progetto OrtAmbiente',
che ha vissuto i primi mesi di applicazione sul campo e che
punta a a realizzare tecniche di difesa basate su strategie
agroecologiche.
Il piano, che rientra nell'ambito del Programma di Sviluppo
Rurale 2014-2020 e vede impegnati Centro Agricoltura e Ambiente
, Università di Bologna-Distal, Gruppo Agribologna, Dinamica e 5
aziende agricole, è stato attivato nella sua prima fase nei mesi
scorsi e pone al centro della ricerca, in programma fino al
prossimo agosto 2022, l'uso di fasce erbose con piante
nettarifere - ossia produttrici di nettare - per attrarre
insetti utili e la lotta a quelli dannosi, negli 'ecosistemi
aziendali'.
Le coltivazioni oggetto della sperimentazione si trovano fra
Bologna e Ferrara. L'uso di 'piante trappola', viene spiegato in
una nota, "mostra un elevato potenziale nella lotta contro i
gli insetti dannosi, come dimostrato da molti studi ed
esperienze in Italia e a livello mondiale. Le strisce di piante
nettarifere costituiscono una tecnica agro ecologica, per
fornire nutrimento agli insetti utili e potenziare servizi eco
sistemici come la lotta biologica".
Il progetto, inoltre, prevede anche azioni innovative e
integrate di 'trappole a feromoni' e 'piante trappola
attrattive'. Le colture oggetto della ricerca sono la lattuga;
lo zucchino e il cavolo mentre le piante nettarifere utilizzate
sono l'erba medica; il coriandolo; il grano saraceno e le
piante trappola, la senape; la colza; il rafano.
Quanto agli insetti bersaglio del progetto, si tratta dei
miridi; afidi; e altica mentre gli insetti utili studiati sono i
predatori (sirfidi; coccinellidi; cecidomidi; Crisopidi) e
parassitoidi (braconidi). (ANSA).
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Agricoltura: in E-R 'piante trappola' per lotta agli insetti
Partito il 'Progetto OrtAmbiente'