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Filiera grano duro-pasta unita su qualità e premialità

Progetto Fruclass ha mappato 160mila tn in 19 province

Redazione Ansa

E' unito il mondo del grano duro-pasta che punta sulla premialità per promuovere prodotto italiano di qualità e per rilanciare i contratti di filiera. E' il messaggio lanciato oggi da Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, Assosementi, Cia-Agricoltori Italiani, Compag, Confagricoltura, Copagri, Italmopa- Associazione Industriali Mugnai d'Italia e i pastai di Unione Italiana Food, le associazioni firmatarie del protocollo d'intesa "Filiera grano duro-pasta di Qualità", presentando i risultati della campagna 2019-2020 elaborati da Fruclass. Si tratta di un sistema innovativo messo a punto dall'Università della Tuscia che ha raccolto e analizzato dati quali-quantitativi del grano duro stoccato in più di 40 centri in 19 provincie, restituendo uno spaccato in tempo reale della produzione nazionale. Ne risulta che il 76% del grano duro venduto nell'ambito dei contratti di filiera rientra nei parametri di qualità, a fronte del 42% non commercializzato con questo tipo di contratto.

Nonostante i fattori ambientali avversi, che in alcuni casi hanno contribuito a ridurre la disponibilità di grano con parametri qualitativi adatti a soddisfare le premialità richieste, le produzioni interessate dai contratti di filiera sono riuscite a far fronte a queste riduzioni in maniera più consistente e strutturata. Analizzando i dati quali-quantitativi di quasi 160 mila tonnellate di grano duro è stato possibile, per la prima volta in Italia, individuare classificazione qualitativa basate su criteri e valori uniformi, destinate a riconoscere e premiare coloro che tutelano e garantiscono l'approvvigionamento di materia prima nazionale di qualità. Il grano entra far parte dell'area della qualità e quindi della premialità prevista da contratti di filiera, quando il conferimento presenta valori di Grado Proteico (GP) del 13% o superiore e Peso Specifico (PS) pari ad almeno 78 Kg/hl. (ANSA).

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