(ANSA) - VENEZIA, 14 AGO - Un lupo femmina, del peso di 34
chili, è stato catturato nel versante bellunese del Massiccio
del Grappa dal gruppo di lavoro del Dipartimento di Medicina
Veterinaria dell'Università di Sassari, nell'ambito del Progetto
per la gestione della specie mediante telemetria satellitare,
approvato e finanziato dalla Regione del Veneto. L'esemplare, in
ottime condizioni di salute, una volta completate le operazioni
di monitoraggio sanitario e biometrico e i prelievi per la
genetica, è stato immediatamente rilasciato munito di
radiocollare satellitare.
I dati di localizzazione provenienti dal collare, che si
aggiungeranno a quelli già raccolti da un primo lupo femmina
catturato esattamente un anno fa nella stessa area,
consentiranno di approfondire le dinamiche predatorie del
branco, presente nell'area e di testare - primo progetto europeo
di questo tipo - sistemi innovativi di prevenzione basati sulla
localizzazione Gps, quali i "recinti virtuali" (virtual fences)
e i segnalatori di prossimità, potenzialmente molto utili anche
per altri grandi carnivori presenti nell'arco alpino.
Nei primi sette mesi di quest'anno, oltre un quarto delle
predazioni da lupo accertate in Veneto sono avvenute in due aree
del bellunese, l'Alpago e l'area del Monte Cesen in Valbelluna,
dove dallo scorso anno si sono insediati due nuovi branchi. Per
contro, in altre aree di presenza del lupo ormai consolidata da
più anni, il numero di attacchi e i danni accertati sono
sostanzialmente stabili rispetto agli anni scorsi. (ANSA).
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Veneto 'testa' gps per localizzare i lupi
Primo progetto in Europa prevenzione dinamiche predatorie branco