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Agricoltura: Cia, è caos manodopera nelle campagne ferraresi

'Mancano i lavoratori stranieri bloccati da nuovi lockdown'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 07 AGO - È caos manodopera nelle campagne emiliane perché mancano i lavoratori stranieri bloccati da nuovi lockdown e gli italiani, dopo un primo "ritorno all'agricoltura" post emergenza, ora sembrano preferire forme di sussidio o altri settori. L'allarme arriva dalla Cia-Agricoltori italiani di Ferrara che denuncia le difficoltà di alcuni imprenditori del territorio nel reperire manodopera per le raccolte stagionali.

Il rischio di danno è doppio, segnala Cia: non poter seguire le corrette tempistiche di raccolta e dover sostenere costi aggiuntivi per assunzione di manodopera che magari rimane solo per poche ore.

"Mi è capitato - racconta tramite la Cia la titolare di un'azienda agricola a Tresignana, una delle tante che sta cercando manodopera per la campagna pericola - di assumere persone che non si sono mai presentate al lavoro perché improvvisamente avevano trovato un'occupazione migliore, altre che hanno deciso di non accettare perché non volevano fare due chilometri in bicicletta per raggiungere l'azienda e poi qualcuno che dopo mezza giornata ha deciso che lavorare nel frutteto era 'troppo duro'". "Con questo sistema è difficile avere stabilità di manodopera per garantire il prodotto al mercato nei tempi necessari, per non parlare del fatto che gli oneri delle assunzioni devono essere pagati anche se il lavoratore non si presenta". "Quando ho fatto l'appello sui social per reperire manodopera - aggiunge l'imprenditrice - ho dato la priorità a persone in difficoltà rimaste senza lavoro.

Magari a causa del Covid. Ma, purtroppo, sono rimasta delusa perché piuttosto che venire a raccogliere la frutta - e le tariffe pagate sono assolutamente corrette - hanno preferito continuare a percepire il sussidio". (ANSA).

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