(ANSA) - ROMA, 26 GIU - Le carni avicole rimangono le più
consumate nelle case italiane (35%), seguite dalle carni bovine
(33%) e suine (20%). E' quanto emerge dall'annuale assemblea di
Unaitalia, Associazione "che rappresenta la quasi totalità della
produzione avicola nazionale". Dal report economico, diffuso
nell'incontro di Bologna, nel primo trimestre del 2020 si
registra una "forte crescita nei consumi nella Grande
distribuzione organizzata (Gdo) di carni bianche (+8,9%) e di
uova (+14,1%), il prodotto- sostiene l'associazione- più
acquistato durante il lockdown, mentre rimane forte l'incertezza
legata alla crisi Covid sulla filiera avicola a causa della
chiusura di interi canali di vendita, a partire dall'Horeca".
Dall'analisi emerge che "nel 2019 la produzione di carni bianche
è pari a 1.324.000 tonnellate (+0,8% sul 2018), l'export è di
184.300 tonnellate (+4,2%). Rimane stabile il fatturato, pari a
4,5 miliardi. Le carni avicole crescono nei consumi:20,45 kg pro
capite (+0,2% sul 2018). L'export- sostiene Unaitalia- registra
un "rinnovato slancio, in linea con quello della carne avicola
in Ue (+5%). Nell'ultimo anno il pollo italiano ha acquistato-
spiega una nota- in competitività, grazie soprattutto alle
performance sui mercati Ue come Germania, che assorbe oltre il
40% dell'export avicolo italiano, Grecia (13%) e Francia (7%).
Sul fronte delle uova, l'Italia ha prodotto nel 2019, 12
miliardi 258 milioni di uova (+0,04% rispetto al 2018) e il
fatturato complessivo del comparto nel 2019 si è attestato sui
2,5 miliardi di euro. Complessivamente le aziende associate a
Unaitalia - che rappresentano oltre il 90% della produzione
avicola del Paese - hanno fatturato 5,5 miliardi, e dato lavoro
a 64 mila persone (ANSA).
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Unaitalia, le carni bianche sono le più consumate
Cresce produzione ed export. Consumo supera bovine e suine