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Fase 2: Coldiretti, frontiere aperte a 150 mila lavoratori

Ora necessaria semplificazione voucher "agricolo"

Redazione Ansa

Frontiere italiane aperte senza obbligo di quarantena, non solo a turisti e viaggiatori europei, ma anche a circa 150 mila lavoratori stagionali comunitari provenienti da Romania, Polonia e Bulgaria e altri Paesi europei necessari per salvare i raccolti nelle campagne. E' quanto stima Coldiretti in riferimento alla riapertura delle frontiere da oggi 3 giugno senza obbligo di quarantena ai cittadini europei e dell'area Schengen. Per gli extracomunitari la data fissata è invece quella del 15 di giugno. "La comunità di lavoratori agricoli europei più presente in Italia - segnala Coldiretti - è quella rumena con 107591 occupati ma tra gli europei ci sono tra gli altri anche polacchi (13134) e bulgari (11261)". "Numeri - precisa l'organizzazione agricola - che contribuiscono a colmare il gap attuale dopo che su sollecitazione della Coldiretti sono già stati prorogati fino al 31/12 i permessi di soggiorno per lavoro stagionale in scadenza ed è stato ottenuto nel decreto Cura Italia che le attività prestate dai parenti e affini fino al sesto grado non costituiscono rapporto di lavoro nè subordinato nè autonomo, a condizione che la prestazione sia resa a titolo gratuito". Coldiretti conclude che "in questo contesto è ora necessaria una radicale semplificazione del voucher "agricolo" che possa ridurre la burocrazia e consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università e molte attività economiche sono rallentate e tanti lavoratori sono in cassa integrazione".

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