(ANSA) - UDINE, 12 APR - E' un bilancio decisamente negativo
quello tracciato a ridosso della Pasqua 2020 dalle 670 strutture
agrituristiche del Friuli Venezia Giulia, dove transitano, in
media, oltre 70.000 turisti l'anno, dei quali, più di 32.000
stranieri (46%). A causa dell'emergenza coronavirus, il flusso è
praticamente dimezzato, ha fatto sapere con una nota
Confagricoltura Fvg, e il settore in regione è praticamente in
ginocchio, con i suoi 4.434 posti letto e 27.579 coperti
inutilizzati, "con un danno stimato, per questo periodo, di
oltre 45 mln di euro".
"Tutte le celebrazioni religiose tipiche della stagione
primaverile sono state annullate - ha proseguito Confagricoltura
- come pure le vacanze pasquali, quelle dei ponti del 25 aprile,
del 1° maggio e della Pentecoste, molto amate e frequentate dai
turisti di lingua tedesca".
Sulla stessa linea i dati degli agriturismi forniti attraverso
una nota della Coldiretti Fvg, secondo la quale "queste
strutture hanno prima sopportato disdette dal 40 al 60% dei
pernottamenti, poi hanno visto sfumare le prenotazioni per le
cerimonie e, infine, hanno dovuto chiudere nel rispetto delle
norme governative e regionali anti-contagio". Senza contare che,
ha evidenziato questa volta Confagricoltura Fvg, "continuano a
fioccare le disdette per i primi mesi estivi e restano molti
dubbi che la mobilità turistica possa avere un colpo di coda
positivo ad agosto e settembre".
Eppure gli agriturismi del Fvg non si arrendono e i 'cuochi
contadini' si sono dichiarati pronti per le consegne a domicilio
anche in occasione di queste festività pasquali. Attraverso una
nota di Coldiretti Fvg, lo ha assicurato Giorgia De Luca,
presidente dell'associazione Terranostra Fvg, che associa 150
realtà in regione. "Naturalmente non potremo ancora riaprire,
visto il momento delicato della lotta al virus - ha detto - ma
siamo pronti a raggiungere i cittadini a casa nel massimo
rispetto delle precauzioni igienico-sanitarie". Già positivo il
riscontro, ha confermato De Luca. "Per queste festività non
mancheranno i tanti prodotti della filiera di Campagna Amica,
compresi lo sclopit, l'aglio orsino e i primi asparagi. E
naturalmente il tradizionale capretto e, per Pasquetta, il
radicchio con le uova sode. Nessun dubbio - ha concluso - che
una via d'uscita da questa difficile situazione è anche quella
del mangiare italiano e regionale". (ANSA).
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Agrifood: Fvg, pandemia mette agriturismi in ginocchio
Ma i cuochi contadini sono pronti per le consegne a domicilio