(ANSA) - ROMA, 1 APR - L'emergenza coronavirus inizia a
destabilizzare le aziende ortofrutticole. Il comparto sta
garantendo senza interruzione i rifornimenti di frutta e verdura
ai punti vendita, ma iniziano a pesare le difficoltà di mercato
e della logistica, fino alla carenza di manodopera nei campi che
preoccupa fortemente tutti gli operatori. Lo rileva
Confagricoltura, ricordando che il comparto pesa per un quarto
del valore della produzione agricola nazionale e per il 20%
della spesa alimentare. A oggi il problema principale, spiega
l'Organizzazione agricola è limitato alle primizie, come le
fragole (di cui l'Italia è il quarto produttore al mondo) e gli
asparagi, ma il timore è che l'emergenza contagi il Sud quanto
inizierà la raccolta di zucchine, melanzane, pomodori e
peperoni. Grave è anche la situazione dell'export di ortaggi e
frutta che ha subito un rallentamento dell'80%. Per alcune
regioni, come l'Emilia Romagna, il coronavirus è un ulteriore
danno per il comparto che si va ad aggiungere alla cimice
asiatica, alle gelate dei giorni scorsi e alla carenza di
manodopera.
Da qui la necessità, secondo Confagri, di misure ad hoc, come
la richiesta alla Commissione Ue di poter effettuare un ritiro
straordinario dal mercato di prodotti ortofrutticoli, allargando
l'attuale elenco e snellendo le procedure, con risorse
aggiuntive.
Secondo la Confagricoltura la pandemia deve segnare il punto
di svolta per riorganizzare la filiera ortofrutticola italiana,
che manifesta ancora punti di debolezza a sfavore dei produttori
agricoli e di tenuta sui mercati internazionali. Senza contare
poi l'organizzazione del lavoro all'interno degli stabilimenti
post Covid-19, dove la sicurezza degli addetti necessiterà di
ulteriori precauzioni. (ANSA).
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Coronavirus: Confagri, Sos ortofrutta da export a manodopera
Pesa anche la logistica; intervenire subito