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Da Oneglia l'olio musicale per Sanremo

La Liguria taggiascamente tra chef, frittelle e frantoi 4.0

Redazione Ansa

(ANSA)  - La Liguria, taggiascamente. E' un racconto di territorio che parte dall'oliva taggiasca e da tipicità locali quello promosso dal frantoio di Sant'Agata a Oneglia. Una narrazione dell'oro verde locale che parte dalle terrazze olivetate della Liguria di Ponente e arriva al festival di Sanremo.

E' della famiglia Mela, produttori di olio extra vergine da olive taggiasche sulle colline dell'entroterra Imperiese dal 1827 con frantoio di proprietà, l'Olio Musicale, l'oro verde ufficiale del 70/0 Festival di Sanremo e "musica per il palato" tutto l'anno, come sottolineano le sorelle Cristiana e Serena Mela in occasione della festa di Sant'Agata.

Una festività che è stata l'occasione per mostrare i progressi fatti in azienda nel segno dell'innovazione tecnologica e distributiva per portare il proprio olio nelle migliori tavole della ristorazione e nei mercati esteri.

La macina in pietra c'è ancora, con i suoi fiscoli e le giare in terracotta, ma le olive raccolte dalle circa 10mila piante e dai conferitori locali ora vengono lavorate in tempi rapidissimi nel frantoio di ultima generazione, orgogliosamente presentato dal patron Antonio Mela, e allestito anche grazie a programmi europei e regionali per lo sviluppo rurale.

Sulla testa la coppola della tradizione contadina, nella testa la capacità di cavalcare l'innovazione, sempre nel rispetto del paesaggio agricolo e della sostenibilità economica. Antonio Mela si presenta così ai ristoratori che da decenni scelgono il suo olio perché, hanno detto, "esalta il sapore del piatto, senza coprirlo".

E a esprimere un caleidoscopio di sapori una schiera di chef da capogiro, tutti con la Liguria nel cuore. Dalla cucina di mare dello chef-ciclista Andrea Sarri fino al rock di Eugenio Boer che ha omaggiato la festa con macaron all'oliva taggiasca e ganache di coniglio alla ligure. Un crescendo in eleganza con lo chef Luigi Taglienti e il suo riso nascosto dai mille sentori, e lo chef Gian Piero Vivalda con baccalà al Pil Pil. Un'olio a tutto pasto, e per tutte le occasioni, come ha dimostrato la chef Giuseppina Beglia, con le frittelle di mela, apripista del Carnevale, e le dolcezze alle olive taggiasca, dall'amaretto alla focaccia. (ANSA).

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