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Sisma: Cia, più sinergie per rilanciare l'Appennino ferito

Tappa interregionale nelle Marche de "Il Paese che Vogliamo"

Redazione Ansa

(ANSA) - FABRIANO (ANCONA) - Intensificare le sinergie territoriali riconoscendo il ruolo dell'agricoltura, trovare benefici fiscali fondamentali per la ripresa dell'economia, redigere una legge quadro nazionale sull'Appennino. Sono queste le tre priorità indicate dalle Cia di Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise per rilanciare l'Appennino dopo il terremoto nel Centro Italia del 2016. Un'area, quella del cratere, di 8 mila km quadrati, oggi protagonista a Fabriano (An) della quarta tappa del roadshow di Cia-Agricoltori Italiani dedicato al progetto "Il Paese che Vogliamo". Secondo il format già rodato, il viaggio nelle aree interne, partito a settembre, ha voluto fare il punto nell'appuntamento interregionale delle Cia dove hanno partecipato oltre 100 rappresentanti del territorio. "Oggi qui a Fabriano abbiamo preso atto ancora una volta della forte volontà di coesione tra i territori del Centro Italia a tre anni dal sisma - ha detto la presidente di Cia Marche, Mirella Gattari - più che aggiungere occorre ridurre le difficoltà che ostacolano la ripresa". Secondo il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, presente ai lavori "risollevare le regioni terremotate, vuol dire rimettere in sesto l'Italia, perché non ci sono mai Comuni di serie A o di serie B e questo soprattutto quando si parla di aree interne e post sisma".

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