(ANSA) - CAGLIARI, 26 SET - Anche in Sardegna cresce la
preoccupazione per una possibile invasione di cimice asiatica
(Hemiptera Pentatomidae Halyomorpha halys). Gli esperti della
Università di Sassari hanno registrato la presenza dell'insetto
nell'isola, e ne stanno monitorando la diffusione, alla luce
delle fasi di proliferazione già studiate in altre regioni, dove
si è giunti già a una fase critica per via dei danni prodotti
dall'insetto su una vasta gamma di colture. In Sardegna allo
stato attuale, gli studiosi parlano di "aumento degli
svernanti", fase che precede i primi ritrovamenti sui campi. Lo
denuncia Coldiretti che sollecita "interventi di prevenzione e
attenzione delle istituzioni con azioni mirate, soprattutto ora,
con i grandi cambiamenti climatici già in corso".
"Per l'agricoltura sarda, all'indomani della invasione di
cavallette che ha colpito il centro dell'isola, e soprattutto
con una costante e ciclica presenza massiccia di Lymantria
Dispar - osserva l'organizzazione - si potrebbe profilare
all'orizzonte un altro possibile pericolo, rappresentato dalla
cimice asiatica, per la quale al momento si può e si deve
parlare esclusivamente di prevenzione".
Ma l'aumento degli svernanti significherebbe che "dalla
prossima primavera potremmo trovarci di fronte a una nuova
invasione di insetti - spiega Luca Saba, direttore di Coldiretti
Sardegna -, un'emergenza che in altre regioni d'Italia ha
rappresentato l'ennesimo flagello per tantissime realtà
produttive tanto da essere considerata dal governo come
emergenza fitosanitaria nazionale assieme alla Xylella".
"Insomma, bisogna evitare che si ripeta ciò che è successo per
le cavallette - conclude Battista Cualbu, presidente regionale
di Coldiretti - che quest'estate sono state la diretta
conseguenza dell'abbandono della lavorazione dei campi".(ANSA).
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Cimice asiatica: Coldiretti, preoccupa invasione in Sardegna
"Per ora aumento svernanti, ma senza prevenzione nuovo pericolo"