(ANSA) - ROMA, 19 AGO - La serie di dati ufficiali sulla
deforestazione dell'Amazzonia degli ultimi tre anni, compilata
dall'Istituto nazionale per le ricerche spaziali (Inpe)
brasiliano, mostra che le avvertenze preliminari di aree con
segni di devastazione delle foreste sono stati confermati anno
dopo anno e pure con un certo margine: lo rende noto il sito G1.
La diffusione di queste avvertenze ha suscitato critiche da
parte del presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, secondo
cui i numeri hanno danneggiato l'immagine del Paese. L'episodio
ha portato anche al licenziamento dell'allora direttore
dell'Istituto, Ricardo Galvao.
Sia il tasso ufficiale che gli avvisi preliminari giornalieri
sulla deforestazione provengono dall'Inpe, che è collegato al
ministero della Scienza e della Tecnologia.
Da agosto 2018 a luglio di quest'anno, gli allarmi hanno
indicato che 6.800 km quadrati potrebbero essere deforestati.
Nel confronto, da agosto 2017 a luglio 2018 gli allarmi hanno
segnalato la deforestazione di 4.500 km quadrati mentre il dato
ufficiale è stato di 7.500 km quadrati, ovvero il 64,8% in più.
La stessa tendenza può essere vista nelle serie precedenti.
Gli avvisi giornalieri sono emessi dal Sistema di rilevamento
della deforestazione in tempo reale (Deter) e servono come base
per le azioni di contrasto da parte dell'Istituto brasiliano per
l'ambiente e le risorse naturali rinnovabili (Ibama).
I dati ufficiali provengono invece dal Programma di
monitoraggio satellitare della foresta amazzonica brasiliana
(Prodes), che ha un indice di affidabilità vicino al 95%.
Gli esperti affermano che la mancanza di controlli e di
punizioni sta portando alla crescita della deforestazione nella
regione amazzonica.
(ANSA).
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Deforestazione Amazzonia, dati ufficiali confermano allarme
Numeri smentiscono tesi di Bolsonaro, secondo cui erano falsi