(ANSA) - SASSARI, 13 LUG - Dopo i danni nelle campagne del
Sulcis, le cornacchie danneggiano i raccolti di angurie di
Alghero, Valledoria, Sorso e tutto il territorio circostante.
Stesso destino per tantissime coltivazioni di meloni. E ora i
volatili stanno prendendo di mira anche le vigne.
Secondo Coldiretti, si tratta di "perdite incalcolabili che
si aggiungono alle calamità naturali che quest'anno si sono
materializzate in questi stessi territorio nelle vesti del vento
salino che ha bruciato le coltivazioni ed in particolare i
vigneti, in autunno era stata la volta del tornado e della
grandine".
"C'è tanta rabbia tra gli agricoltori che proprio nel momento
del raccolto assistono impotenti alle razzie delle cornacchie
che buttano al vento investimenti e lavoro. Non si sono neppure
programmati gli abbattimenti selettivi che dove sperimentati
qualche risultato l'hanno dato" denuncia il direttore Ermanno
Mazzetti di Coldiretti Nord Sardegna.
"Non si può continuare a tergiversare e assistere passivi
agli assalti dei selvatici che ormai sono fuori controllo -
evidenzia Battista Cualbu, presidente Coldiretti Nord Sardegna
-. Occorre prendere delle decisioni immediate e strutturali che
diano risposte concrete. Chi risarcisce le imprese agricole di
queste perdite? Come possono programmare e sottoscrivere accordi
con i fornitori? Come possono essere competitivi? E' un problema
serio che riguarda tutti i settori agricoli e tutto il
territorio sardo. Oggi sono le cornacchie che stanno tormentando
e danneggiando le aziende in diversi territorio, dal nord al sud
Sardegna, domani saranno i cinghiali, da altre parti i cervi,
oppure i cormorani e altri selvatici".(ANSA).
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Invasione cornacchie in Sardegna, nuovo allarme Coldiretti
"Interi campi di angurie rovinate, serve intervento immediato"