(ANSA) - ROMA, 15 MAG - Stime in calo del 9% per la
produzione mondiale di grano duro nel 2019, con picchi negativi
negli Usa del 32%, in Nord Africa del 27%), in Canada dell'11% e
in Europa del 10%. Per quanto riguarda l'Italia, in particolare,
si registra una diminuzione delle superfici coltivate del 6,5%,
mentre aumentano quelle con grano biologico. Sono i primi dati
di previsione per la campagna 2019-2020 elaborati della società
di ricerca Areté e presentati a Foggia in occasione della quarta
edizione dei 'Durum Days'. Si tratta dell'evento internazionale
che vede riunita a maggio tutta la filiera del grano duro e
della pasta, promosso da Assosementi, Cia - Agricoltori
italiani, Confagricoltura, Copagri, Alleanza Cooperative
Agroalimentari, Compag, Italmopa, Unione Italiana Food.
In Europa i cali di superfici, uniti a quelli degli stock
iniziali, secondo le previsioni, faranno aumentare del 71% il
fabbisogno di importazioni; il ché porterà ad un aumento del 68%
delle esportazioni dal Nord America. Nello specifico, gli arrivi
del grano canadese, paese tra i principali produttori ed
esportatori, registrerà un aumento del 10%. Per quanto riguarda
le stime in Italia, secondo il Crea, il Consiglio per la ricerca
in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, le superficie
impiegate a grano duro saranno di 1,2 milioni di ettari. Le
forti piogge, le grandinate e le escursioni termiche delle
ultime settimane, inoltre, potrebbero creare portare ad
ulteriori cali produttivi. Continua il trend di crescita delle
superfici investite a grano duro biologico e quelle dei
contratti di filiera, mentre cala del 12% l'impiego di semente
certificata rispetto al 2018.
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Grano duro, produzione mondiale in calo del 9%,in Ue del 10%
Prime stime, la diminuzione delle superfici aumenterà l'import