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Dl emergenze: Cia, suinicoltura ko prezzi e consumi crollano

Presenteremo emendamenti a sostegno del settore in crisi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA - Non c'è tregua per il settore suinicolo italiano colpito dal calo dei consumi del 5% in un anno e dalla concorrenza spagnola che in 15 anni ha raddoppiato la produzione da 20 a quasi 40 milioni di capi, contro gli 8,4 milioni nazionali. Per questo, in vista della conversione in legge del decreto emergenze, Cia-Agricoltori Italiani sta presentando alcune proposte di emendamento a sostegno della suinicoltura nazionale. Con l'obiettivo, da un lato, di rilanciarne la competitività, dall'altro di promuovere il consumo di carne attraverso campagne di promozione e di comunicazione istituzionali.

A preoccupare sono i numeri del settore, spiega Cia: a marzo la redditività dei suinicoltori è crollata del 24% ai minimi storici, come anche i listini della carne fermi a 1,1 euro al kg nel circuito Dop (-26,5% rispetto al 2017). Le quotazioni degli animali da macello continuano la discesa, con valori che non si riscontravano dal 2009. "In questo momento la filiera non riesce a valorizzare un prodotto Dop d'eccellenza come il suino pesante per la produzione dei prosciutti e a pagare è sempre l'allevatore, l'anello più debole della catena - sottolinea il presidente nazionale Cia, Dino Scanavino - non c'è un tema di sovrapproduzione, ma di strategia commerciale di organizzazione della filiera. Gli allevatori hanno scelto di produrre puntando sulla qualità e stanno investendo per migliorare il benessere animale, ma con questi prezzi rischiano seriamente di vedere depauperato il loro patrimonio. È una tendenza che deve essere invertita al più presto".(ANSA).

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